Torino - Diritto di resistenza
Massimo D'Antona, giuslavorista assassinato dalle Brigate Rosse

Claudio Berrino per Civico20News

La concessione del reddito di cittadinanza all'ex Brigatista autrice dell'omicidio del giuslavorista Massimo D 'Antona pone interrogativi su quanto sia corretto rispettare le leggi dello Stato quando queste producano effetti lesivi di quella sensibilità collettiva che molte volte coincide con l'Etica, ovvero con la Moralità percepita in un determinato momento storico da una determinata collettività.

 

Ed ancora vi è da chiedersi se il disconoscimento di queste norme illogiche ed impopolari attuato con comportamenti contrastanti con l'autorità dello Stato rappresenti un atto legittimo se non addirittura un atto dovuto.

 

Il "diritto di resistenza" del Cittadino contro quegli atti arbitrari che caratterizzano una Tirannide possiamo considerarlo lecito oppure un reato?

 

Ed ancora, l'atteggiamento psicologico nei confronti di chi decida di ribellarsi dovrà essere di biasimo oppure di complicità?

 

La risposta risiede esclusivamente nel cuore e nella coscienza di ognuno di noi.

 

Avv. Claudio Berrino

 

 

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Articolo pubblicato il 02/10/2019