Torino e i 150 anni delle Biblioteche Civiche

Le biblioteche civiche torinesi compiono 150 anni e puntano al rinnovamento

Torino è da sempre una città attenta alla lettura, si pensi al Salone del Libro, a Portici di Carta con l'edizione di questo passato fine settimana e al Circolo dei Lettori.

E' un luogo proattivo per il dibattito, come avviene per Biennale Democrazia, gli incontri dell’Unione Industriale e alle lectio magistralis di Torino Spiritualità.

Vi sono poi le tradizionali conferenze come quelle di Giovedì Scienza, e la città è capoluogo in cui sono presenti molte biblioteche sia civiche, sia statali (come la Nazionale), sia di altro tipo (come quelle specifiche dell’Accademia delle Scienze o quella Reale).

Col tempo, le biblioteche civiche hanno visto evolvere la propria funzione, sia in termini dei sistemi di fruizione dei testi (piattaforme web attraverso cui consultare e prenotare libri anche in formato elettronico) sia in termini di eventi culturali che periodicamente vengono svolti all’interno degli spazi bibliotecari.

Dal vecchio catalogo cartaceo da consultare all'interno delle Biblioteche, si è passati a quello on line consultabile sul catalogo on line , per non dimenticare il grande salto di qualità nel consentire ai lettori di scaricarsi testi in formato elettronico dal sistema MLOL da cui è altresì possibile leggere giornalmente le versioni elettroniche dei maggiori quotidiani.

Quest'anno il sistema bibliotecario della città compie ben 150 anni, dal quel lontano 1869 in cui iniziò l'avventura, quella di offrire ai suoi cittadini, e non solo, un luogo di conoscenza, di scambio di idee, di incontro, di approfondimento, sempre più capillare sul territorio comunale con le diverse biblioteche di quartiere.

Proprio negli ultimi tempi, grazie anche al sostegno di Intesa Sanpaolo, si è avviato il progetto Ripensare le Biblioteche con l'intento di rinnovare l'identità del sistema bibliotecario, con la ridefinizione del brand, la riprogettazione del portale e la digitalizzazione di documenti inediti.
 
Sin dalla fondazione della Biblioteca civica Centrale di Torino nel 1869, anche grazie all’azione culturale e politica svolta dall’editore Giuseppe Pomba e poi dall’economista Alberto Geisser, le Biblioteche civiche hanno dato un forte contributo alla promozione della lettura diffusa in Italia.

La conoscenza, soprattutto ai tempi del web, è condizione essenziale per migliorare il nostro modo di stare al mondo e in tal senso l'esistenza e il miglioramento continuo del sistema bibliotecario è un misura di come un territorio consenta l'alfabetizzazione dei propri cittadini, compito di cui da più di un secolo si fa anche carico il sistema bibliotecario torinese.

 

 

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Articolo pubblicato il 09/10/2019