Torino - Fidapa sempre al fianco delle donne
Al centro Stefania Chinellato, neopresidente di Fidapa sezione Torino, a sinistra la Past presidente nazionale Luisa Pavesio Mosso, e a destra l'attuale Past presidente Emilia Bergoglio

I nuovi progetti della sezione cittadina

Donne al fianco delle donne che chiedono aiuto, donne al servizio delle donne per una vita migliore. Questa è la filosofia di Fidapa Bpw Italy, sezione Torino, che nel nuovo programma di presidenza del biennio 2019-2021 “Promuovere politiche di sostenibilità e di protezione sociale per favorire una crescita economica inclusiva per l’eguaglianza di genere”, che verrà presentato venerdì 25 ottobre al Circolo Unione industriale di Torino, durante la serata di passaggio delle consegne, prevede di entrare nelle scuole e nelle università con progetti di informazione e formazione per dire basta alla violenza e alle disparità di genere.

 

“La violenza sulle donne si estirpa solo educando all’affettività”

 

I dati 2018 di Ires Piemonte sugli accessi ai centri antiviolenza parlano chiaro. Sono 3.125 le donne seguite nei percorsi di uscita dalla violenza sulle 3.455 che hanno chiesto aiuto, più di mille in più rispetto alle 2.336 donne seguite nel 2017 (di cui 1.641 nell’area torinese e 695 nelle altre province del Piemonte). Su 3.455 (1.902 nell’area metropolitana e 1.553 nelle altre province), 3.125 sono state seguite dai centri antiviolenza piemontesi, di cui 2.246 nei nuovi percorsi di uscita dalla violenza e 879 nei percorsi avviati negli anni precedenti, 2.066 nell’area torinese e 1.059 nelle altre province piemontesi. E sono 85 le donne che hanno trovato dimora in una casa rifugio. Purtroppo solo il 20% denuncia.

Le richieste di aiuto arrivano in prevalenza dall’area metropolitana torinese e in genere si tratta di donne tra i 31 e i 50anni (6 su10). Metà di loro non hanno un lavoro.

In Piemonte ci sono 10 case rifugio (di cui 5 a Torino), 16 centri antiviolenza e 36 sportelli e per quest’anno sono previsti 4 nuovi centri e 10 nuovi sportelli, per un totale di 20 centri e 46 sportelli. Proprio il 24 ottobre, nella main hall del Campus Luigi Einaudi, è stato inaugurato il primo sportello antiviolenza di Ateneo di tutta Italia, gestito dalle operatrici dei centri antiviolenza Emma onlus. La violenza contro le donne si estirpa solo educando all'affettività – spiega la neopresidente Fidapa, sezione Torino, Stefania Chinellato -. L'importanza della scuola nel cogliere i campanelli d'allarme e il ruolo della famiglia, padre incluso, nel commentare l'ennesimo femminicidio è fondamentale, per questo avvieremo un progetto, d’intesa con alcune scuole, per educare i ragazzi su questi argomenti”.

 

In Italia le donne guadagnano in meno fino al 7,7% degli uomini

 

Un tema che scotta è quello della parità di genere sul lavoro, per questo Fidapa sezione Torino lo porta al tavolo di confronto del programma biennale di azione. In Italia le donne guadagnano in meno fino al 7,7% degli uomini, la differenza può arrivare fino ad un quinto in meno dello stipendio a parità di mansione e di ore lavorate.

“Sono convinta che possa essere un passo avanti la proposta di legge sulla parità salariale che introduce una sorta di “bollino rosa” per le aziende virtuose sulle pari opportunità – prosegue Stefania Chinellato -. Le imprese che risultino nei parametri minimi di rispetto delle pari opportunità otterrebbero il “bollino rosa”, mentre sarebbero previste più severe sanzioni per le imprese che non rispettano gli obblighi di monitoraggio e comunicazione. Per quanto riguarda la parità di genere in politica è ancora lontana”.

Altro dato: peggiora il rapporto tra i tassi di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli. Se nella fascia d’età 25-49 anni, le donne occupate senza figli sono il 64,3%, tra quelle con figli minorenni la percentuale scende al 56,8%. Il ricorso al part-time per le mamme sembra una scelta quasi obbligata. Nella stessa fascia d’età ne usufruisce il 26,3% di quelle senza figli, mentre la percentuale sale al 40,9% tra le mamme. Tra le donne con un figlio lavora part-time il 38,5%, tra quelle con due figli il 42,9% e tra quelle con tre o più figli il 43,7%. “Credo fermamente che bisogna innescare una rivoluzione culturale cercando di estirpare i pregiudizi che ancora ci sono nel nostro paese – conclude Steania Chinellato - e per far tutto questo dobbiamo iniziare dai giovani quindi recarci nelle scuole e nelle Università e organizzare interventi e convegni con figure preparate”.

 

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Articolo pubblicato il 26/10/2019