Pavia - L’acqua restituisce la cripta romanica della Cattedrale

Il progetto Open della Fondazione Cariplo presenta una emozionante mostra sul tema dell’acqua, documentata con cinquanta opere da Leonardo fino al Novecento

La mostra promossa dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia,  prende il via nella suggestiva restaurata cripta romanica della Cattedrale di Pavia. Per  l’occasione viene allestita una emozionante mostra sul tema dell’acqua.

La rassegna   inizia con un foglio del “Codice Atlantico di Leonardo da Vinci” (prestato per l’occasione dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, e riportato sulla copertina del catalogo).

Sul foglio leonardesco  vengono  presentati in pochi e ordinati disegni alcune valutazioni tecniche ingegneristiche molto interessanti, tra le quali emerge una particolare invenzione di chiuse a battenti ad angolo e un pontile sorretto da un sistema a palafitte per la copertura di una  conca.

Il percorso, dunque,  illustra il tema dell’acqua, elemento primordiale  di vita, ma anche simbolo di distruzione e annientamento ( sono sotto gli occhi di tutti i drammi in questi giorni).

La mostra:”L’acqua che tocchi. Leonardo anima e materia”, è curata da Elena Lissoni (storica dell’arte), e da Lucia Molino ( referente del progetto Open di Fondazione Cariplo giunta alla nona tappa) si avvale anche della collaborazione  di Francesca Porreca  (Direttrice dei Musei Civici di Pavia), don Siro Cobianchi ( Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Pavia) , Renata Crotti ( Vice presidentessa della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia e Presidentessa della fondazione Museo Diocesano).

Il pubblico potrà visitarla (ingresso gratuito) fino al 12 gennaio 2020.L’acqua che tocchi. Leonardo, anima e materia” è la nona tappa del tour Open, degli eventi espositivi promossi da  Fondazione  Cariplo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità locale, che stanno portando il patrimonio artistico dell’ente milanese in tutta la Lombardia,  e nelle province del Verbano – Cusio - Ossola e di Novara.

La mostra ha coinvolto anche la Fondazione Museo Diocesano, Fabbriceria della Cattedrale di Pavia, Touring Club Italiano, Ufficio Scolastico Regionale, e si avvale del patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Camera di Commercio Pavia, Comune di Pavia, Comune di Vigevano e Comune di Voghera.  

Il progetto espositivo contempla una cinquantina di opere, che trattano l’acqua fonte di vita, elemento sacro di purificazione, l’acqua e l’eterna e grande ricchezza del territorio pavese.

Quando Leonardo da Vinci visitò Pavia, fu affascinato dalla città bagnata dal fiume Ticino, che gli ispirò una serie di disegni e di annotazioni.

A partire da un foglio del Codice Atlantico, si dispiega  un emozionante percorso sul tema dell’acqua che  ci conduce fino all’arte Novecentesca  attraverso opere di  Pompeo Batoni, Giovanni Antonio Emanueli, Federico Zandomeneghi, il viaggio è arricchito anche da preziose oreficerie, documenti inediti mai presentati, e una ricca selezione di fotografie di Guglielmo Chiolini.

L’esposizione annovera anche una splendida Hydria etrusca a figure nere proveniente dalla prestigiosa Collezione della Fondazione Rovati.

Il tema è molto indovinato e la sede e il territorio è appropriato in quanto l’acqua è anche la grande ricchezza del territorio pavese che ne ha plasmato il paesaggio attraverso i secoli, la mostra e poi arricchita   da antiche pergamene, mappe, trattati, il modello delle Conche del Naviglio - mai mostrate prima di questa occasione di Pavia - il tutto è alternato a dipinti  di Pompeo Mariani, Riccardo Pellegrini, Ezechiele.

L’esposizione è poi  la viva testimonianza che la Fondazione Cariplo progetto Open ha come obbiettivo di promuovere la cultura e la valorizzazione del patrimonio locale attraverso le opere gli oggetti le sculture del proprio patrimonio artistico.

In questo impegno di Pavia  oltre la Fondazione Cariplo sono impegnate prestigiose istituzioni museali  e culturali nonché collezioni private. Accompagna la mostra un catalogo con il riporto delle opere esposte con saggi delle curatrici e i saluti istituzionali.

Descrizione foto:

Foto copertina catalogo

Foto 1 arte etrusca “Hydria etrusca a figure nere” fine  del VI secolo a.C. Monza Fondazione Luigi  Rovati (già collezione Cambi)

Foto 2 Bottega di Bernardino Campi “Battesimo di Cristo” post 1577 olio su tavola 215x134 cm Costa de’ Nobili chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

Foto 3 Pompeo Batoni “Susanna e i vecchioni “  1751 circa olio su tela 99,5x136,5 cm Pavia Musei Civici

Foto 4 Pompeo Mariani, “Cascina Zelata”(Anatre alla Zelata) 1896 olio su tavola 48,7x75 cm Milano,  Collezione Fondazione Cariplo 

Foto 5 Pompeo Mariani “Risaia alla Zelata” 1896 olio su tela, 62x85,5 cm Collezione Intesa Sanpaolo

Foto 6  Bartolomeo Giuliano “Le Villi” 1906 olio su tela 85,5x127 cm Milano Collezione Fondazione Cariplo

Foto 7 Riccardo Pellegrini “ Il ponte medievale sul Ticino a Pavia”1900 -1915 olio su tela 70x131 cm Milano, Collezione Fondazione Cariplo. L’opera ritrae un panorama di Pavia con il Ponte coperto (detto anche Ponte vecchio), ripreso dalla riva del quartiere Borgo Ticino. La veduta, ampliata in una visione grandangolare, è arrichita da numerosi dettagli che guidano lo spettatore dal primo piano, con le figure delle lavandaie, fino all’argine opposto, dove si distinguono a sinistra il duomo e la torre civica (ora non più esistente) e, a destra, una delle torri del castello visconteo.  (descrizione tratta dalla scheda di Elena Lissoni)

Foto 8 Felice Giani “Andromeda” (attribuito) primo quarto del XIX secolo olio su tela 32x43’3 cm Pavia Musei Civici   

Foto 9: Guglielmo Chiolini “Contadini al lavoro in una risaia della Lomellina  24 giugno 1934” gelatina bromuro d’argento/vetro 18x24 cm

La mostra:”L’acqua che tocchi. Leonardo, anima e materia”. Via Cardinal Riboldi  Ingresso libero.  Orari:il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00  e dalle 15.00 alle 19.00. Nel mese di dicembre, l’orario sarà continuato dalle 10.00  alle 19.00 e dalle 15.00 alle 17.00 il giovedì e venerdì. Informazioni e prenotazioni tel. 339.5778220.

 

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Articolo pubblicato il 16/11/2019