L’EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS – Sara Garino: Il tesoro più bello del mondo

Un ricordo di Venezia

Venezia è viva… e il ricordo di cui si narra non è un pensiero postumo… ma il brivido che corre lungo la schiena ogni qual volta si torna col pensiero alle sue calli piene di luci. E il ricordo di una città magica, troppo bella e troppo ricca affinché la si possa apprezzare con la Ragione. Per sentirla serve il Cuore, perché la bellezza che si coglie dietro a ogni riflesso sull’acqua è come il riflesso della parte più bella di noi stessi: colorato, caldo, vivido e sincero.

Ricordo la striscia argentea del Canal Grande, sotto un cielo terso e trasparente più del cristallo. Ricordo la fretta di arrivare… e l’emozione di ogni passo, che mi avvicinava sempre più al tesoro più importante…

Ricordo le architetture: sontuose e intarsiate, eppure così leggere e delicate, come una nuvola di colori sospesa fra cielo e laguna. E una mano e una voce che indicavano sapientemente i segni lasciati su quelle mura dalle acque: testimonianze silenziose del passato e di quella bellezza così grande eppure così delicata da proteggere.

Ricordo gli ori di San Marco, scintillanti come la superficie dell’acqua sotto il Sole, preziosi come il sorriso di chi in quella piazza camminava, con l’entusiasmo e la meraviglia dipinti sul volto. Si respiravano speranza, fiducia, gioia per quello che stavamo vivendo. Per la possibilità di provare un’emozione che mai si sarebbe detta così intensa.

Ricordo ogni parola, ogni pensiero e la forza di ogni proposito. Ricordo la dolce semplicità degli scorci meno battuti dai turisti: i più belli…, perché lì anche le emozioni sopite potevano, per qualche breve momento, correre libere.

E poi la notte… e di nuovo quel serpentone nero del canale, punteggiato dalle luci di mille finestre, di mille lampadari, come una striscia di stelle capace di condurre in un caldo nido di serenità, un angolo dell’universo dove sentirsi, per un attimo, accettati e a casa.

Camminare per le vie di Venezia può farci ondeggiare fra le vette e gli abissi di noi stessi, per capire quanto abbiamo e quanto rischiamo di perdere. Un monito, perché nonostante il difficile momento presente, quel ricordo è e continuerà a essere, per sempre, il tesoro più bello del mondo.

Venezia è viva.

 

 

 

SARA GARINO

Vice-Direttore

CIVICO20NEWS

 

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Articolo pubblicato il 17/11/2019