Regione Piemonte - Allasia: “Staffetta generazionale per difendere i valori di rispetto e tolleranza”
Stefano Allasia

Presentato il programma delle attività del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte

“Di fronte al dilagare dell’odio e del linguaggio intollerante, il nostro primo pensiero deve essere nei confronti delle giovani generazioni.

Sarà il centro dell’impegno del Comitato nei prossimi mesi”, così il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha aperto, giovedì 28 novembre a Palazzo Lascaris, la riunione di programmazione della attività del Comitato Resistenza e Costituzione.
 

“Non possiamo limitarci agli eventi, vogliamo potenziare il Comitato e gli istituti storici. Un lavoro che vogliamo portare avanti fin dalla prossima giornata della Memoria che immaginiamo ancora più in sinergia con il Comune di Torino e diffuso in molti Comuni della nostra regione. Inoltre, penso sia urgente istituire in tempi brevi la giornata regionale della pace”, ha aggiunto.

Una volontà confermata anche dal vicepresidente del Consiglio Mauro Salizzoni: “la miglior risposta a questo clima di intolleranza e di odio consiste nel continuare come Comitato nell’attività svolta in questi anni, senza alcun arretramento e senza nessun disimpegno, anzi, potenziando ancora di più le attività rivolte alle scuole”.
 

“Mi auguro che il Consiglio discuta quanto prima la proposta di alcuni gruppi di opposizione che chiede l’istituzione di una Commissione speciale per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo ed istigazione all’odio e alla violenza” è la risposta alla lettera inviata dal Museo Diffuso della Resistenza che sollecita iniziative regionali contro le crescenti manifestazioni di odio razziale.

I vertici del Comitato hanno infine annunciato di voler rafforzare il rapporto con cinque realtà regionali (Benedicta, Museo Diffuso della Resistenza, Colle del Lys, Vinchio d’Asti e Fondo Toce), superando il meccanismo delle convenzioni, che verranno comunque prorogate provvisoriamente, per andare verso una stabilizzazione con legge.

Durante l’incontro è intervenuto anche l’assessore regionale ai Diritti, Roberto Rosso: “Sono favorevole alla cittadinanza onoraria per la senatrice Segre, anzi penso che dovrebbero concedergliela tutte le dieci grandi città. Mi auguro che la stessa sensibilità utilizzata in questa occasione trovi riscontro in altri fatti di aggressione, anche accaduti dalla nostra città, indipendentemente dal colore politico di chi li subisce”.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/12/2019