Natale in giro per il mondo. Di Clara Bon

Un viaggio virtuale attraverso i riti natalizi più originali

Natale è alle porte!
Nei centri commerciali e nelle strade di Torino è già arrivato da un po’. Luci, maestosi alberi natalizi, vetrine addobbate... la nostra città è già stata investita da una magica atmosfera di festa.
Il 25 dicembre, gli italiani, si riuniscono in case addobbate per mangiare tutti insieme e scambiarsi dei regali. Come da tradizione poi, la sera, i bambini si addormentano con eccitazione, perché sanno che il mattino seguente troveranno sotto l’albero i doni portati da Babbo Natale durante la notte.
Nel nostro immaginario collettivo questo è il Natale.
Ma non tutti i Paesi del mondo che vi credono lo festeggiano così.
Sono tantissime e originali le tradizioni con cui si celebra il Natale, in giro per il mondo!


In questo articolo, Civico20News vorrebbe fare un piccolo viaggio virtuale attraverso i riti natalizi più particolari del mondo.
 

Partendo dalla Catalogna, in cui vige una tradizione centenaria: nei giorni precedenti al Natale, si piazza vicino al fuoco il Tiò, un tronco d’albero, e lo si lascia lì a “defecare”. Sì, avete letto bene. Infatti, durante l’Immacolata, si inizia a dare da mangiare al Tiò oltre a coprirlo con una coperta perché non abbia freddo.
Dovete sapere però, che le sue feci, non saranno altro che dolciumi. Il giorno di Natale, il Tiò viene bastonato dai bambini affinchè ‘rilasci’ regali e leccornie.
Sempre in Catalogna, esiste un'altra figura simile al Tiò. Si tratta del Caganer, la statuetta più importante del presepe catalano: un personaggio intento a defecare. Un simbolo che rappresenta la massima fertilità per gli agricoltori della regione.

Il prossimo personaggio tradizionale di cui parliamo si trova in Austria e può apparire inquietante -senz’altro spaventoso per i più piccoli-.
Per i bambini che non sono stati buoni infatti, in Austria esiste Krampus, un diavoletto rappresentato con maschere spaventose. Una sorta di alter ego di Babbo Natale. La prima settimana di dicembre, per le strade austriache, si trovano uomini travestiti da Krampus, agghindati con catene arrugginite al solo scopo di spaventare ed esortare i bambini a comportarsi meglio.

In Finlandia invece, a mezzogiorno del giorno di Natale, è tradizione che si sintonizzino i canali delle televisioni per seguire la Dichiarazione di Pace del Natale della città di Turku.
La Dichiarazione di Pace è una tradizione rispettata ogni anno (tranne l’anno in cui vi fu la Guerra) sin dal Medioevo. Ormai viene letta in ogni grande città della Finlandia, ma quella della vecchia capitale di Turku è l’unica ad essere trasmessa in tutto il Paese dal 1939.
E’ una cerimonia molto bella e significativa. Comincia con una canzone, seguita dalla lettura di un testo vecchissimo in cui si proclama che nel giorno del Santo Natale sia rispettata la pace tra tutti gli abitanti del paese.
Viene inoltre sancito il divieto di caccia e di uso di armi per il 24 e 25 dicembre. La cerimonia rituale si conclude con l’inno finlandese.

Spostiamoci ora in Messico, dove – precisamente nella regione di Oaxaca- si svolge la Noche de Rabanos, cioè la notte dei ravanelli.
Si tratta di un festival d’arte un po’ surreale, in cui gli artigiani locali competono intagliando l’ortaggio, creando sculture elaborate e molto simpatiche.
Il ravanello gigante locale, secondo una tradizione messicana antica di secoli, è stato scelto per essere onorato e intagliato in questo tipico rito natalizio.

In Scandinavia, troviamo un’altra premurosa tradizione natalizia. Soprattutto in Svezia, molte famiglie, a Natale apparecchiano il tavolo con un posto in più per eventuali ospiti di passaggio.

In Estonia invece, non vi è alcun cenone della Vigilia con i parenti, dove amano festeggiare in un modo diverso e molto originale. Gli estoni infatti, a Natale, si recano tutti insieme alla sauna a trascorrere qualche ora rilassante.  

Più vicino a noi, un altro singolare e divertente Natale viene festeggiato nella piccola città di Samnaun, in Svizzera. Si tratta del ClauWau, ovvero i Campionati del mondo di Babbo Natale. Qui, il giorno di Natale, squadre proveniente da tutti il mondo e agghindate a festa si incontrano in una stazione sciistica locale e competono in diverse sfide: dalla gara con le racchette da neve, a quelle in slitta, fino ad un delizioso concorso di decorazione di pan di zenzero.

Surreale, a dir poco incredibile invece il Natale in Australia, festeggiato… in spiaggia! Dall’altra parte del globo infatti, l’estate è appena cominciata!

 

                                                                                       Clara Bon

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Articolo pubblicato il 08/12/2019