Dimmi ciò che mangi e ti dirò... come sei!

Le lacune scientifiche del Nutriscore penalizzano i prodotti italiani

Uno dei maggior pregi della Scienza è quello di essere oggettiva, o per lo meno di basare le proprie asserzioni su fondamenta indipendenti dalle opinioni dei singoli. Dunque, è provato che su Marte non esistano al momento forme di vita intelligente simili alla nostra, sebbene il cinema e l'immaginario collettivo lo abbiano negli anni popolato da un nugolo di marziani verdi e con le antennucce. Allo stesso modo, le basi azotate che formano il DNA sono quattro e non sei e l'area di un rettangolo si calcola come base per altezza: punto e basta.

Il medesimo discorso dovrebbe valere anche per le proprietà nutrizionali degli alimenti: il pollo fritto di produzione industriale è oggettivamente meno salutare di un piatto di pastasciutta condita con pomodoro e basilico, così come un dolce con strutto non può essere più deleterio di una fetta di vero formaggio parmigiano.

Eppure, oltralpe, i nostri vicini francesi hanno ideato un indice - il Nutriscore - che "in sostanza" (è proprio il caso di dirlo...) fornisce un patentino agli alimenti, attribuendo loro un punteggio in base alla presunta "bontà" (anche qui è proprio il caso di dirlo...) per la nostra salute.

"Ma c'è un ma": contro ogni oggettiva prova scientifica, il Nutriscore bolla come rossi (dunque non salutari) cibi quali il parmigiano o il prosciutto di Parma..., cibi che certo non sono ipocalorici ma genuini certamente sì. Semaforo verde invece per quel frittume che dicevamo prima, fabbricato da qualche multinazionale e poi congelato.

Un fine Politico del secolo scorso diceva che a pensar male si fa peccato, tuttavia qualche volta ci si azzecca... Non sarà per caso in atto un pantagruelico piano di boicottaggio dei prodotti enogastronomici italiani: il nostro fiore all'occhiello, la nostra eccellenza, il nostro brand?

L'Italia consente al mondo intero di banchettare al tavolo di una Cultura e di una Storia che non hanno pari in alcun altro Paese della Terra... ma nessuno deve osare sparecchiare questo tavolo di quelle che - a livello culinario - sono le sue pietanze più prelibate e salutari. Lo dice anche la Scienza..., dieta mediterranea docet.

 

(Immagine in copertina tratta da alimentando.info)

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Articolo pubblicato il 13/12/2019