Oltre 130 capolavori per raccontare il Rinascimento Italiano settentrionale. Una mostra per celebrare il sommo artista
Grande successo sta riscuotendo la mostra allestita nelle sale del Piano Nobile e della Corte Medievale di Palazzo Madama:
”Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno”.
Il progetto è curato da Sandrina Bandera e Howard Burns con Vincenzo Farinella come consultant curator per l’antico; e da un comitato scientifico formato da quattordici esperti per la selezione delle opere; l’allestimento è opera dell’architetto Loredana Iacopino.
Oltre 130 opere comprendenti i dipinti del Mantegna e moltissimi oggetti suoi tra incisioni, disegni stampe e lettere, insieme con opere d’arte classiche, un omaggio al sommo artista nato nel 1431 a Isola di Carturo (oggi Isola Mantegna), frazione di Piazzola sul Brenta.
Sono esposti non solo i suoi eccelsi capolavori ma anche opere dei suoi contemporanei: Donatello, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Cosmé Tura, Correggio, per ricostruire la civiltà artistica dell’Italia Settentrionale del ‘400 e 500. La magnificenza esposta - che ce veramente da emozionarsi - non sarebbe stata possibile senza la collaborazione di grandi istituzioni museali italiane straniere che hanno prestato i loro capolavori.
L’evento è stato promosso dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa Sanpaolo e organizzata da Civita Mostre e Musei.
Nelle sei sezioni delle sale, del piano Nobile di Palazzo Madama è protagonista per ancora quattro mesi, fino al 4 maggio 2020, il grande Andrea Mantegna: uno tra i più grandi artisti del Rinascimento dell’Italia settentrionale, la rassegna inizia a raccontare i prodigiosi esordi giovanili, fino ad arrivare al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga.
Accanto a dipinti, stampe e disegni dell’artista veneto, la mostra presenta opere fondamentali dei suoi contemporanei, come Donatello, Antonello da Messina, Paolo Uccello, il Correggio: un centinaio di grandi opere riunite grazie a prestiti nazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo.
Il percorso espositivo, dunque è sviluppato in sei sezioni, che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati come il rapporto di Mantegna con l’architettura e con i letterati, Inoltre sono presenti anche alcuni capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento dell’Italia Settentrionale che furono in rapporto con il pittore mantovano, ci troviamo davanti opere del Pisanello, Paolo Uccello, Ercole de’ Ruberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico e infine il Correggio. Ovviamente mancano quelle opere delicate nello spostarle per la loro fragilità come “Il Cristo Morto” conservato a Brera (Milano) o l’impossibilità di rimuoverle come la celeberrima “Camera degli Sposi”, la Cappella Ovetari di Padova, ma tutto questo viene proposto ai visitatori dallo spettacolare apparato di proiezioni multimediali presenti nella corte Medievale di Palazzo Madama.
“Questa mostra - affermano i curatori Sandrina Bandera, Howard Burns e Vincenzo Farinella - , non è solo un’esposizione con meravigliose opere del Mantegna e di molti altri artisti che sono stati in relazione con lui, ma intende anche costituire una rappresentazione di quella che è stata la sua creazione più straordinaria, cioè l’originalissima immagine di sé stesso nell’arco di sessant’anni di carriera”.
In esposizione la lunetta con sant’Antonio e san Bernardino da Siena, inizialmente era collocata sul portale maggiore della Basilica del Santo a Padova, ora è conservato nel Museo Antoniano di Padova, da cui proviene per la mostra di Torino.
Dal Musée Jacquemart-André di Parigi viene prestata l’immagine - guida della mostra,”l’Ecce Homo”, un’altra opera proveniente dal Cincinnati Art Museum, Ohio: “Una sibilla e un profeta, qui possiamo notare come il Maestro Mantegna accosta la religione al classicismo pagano. Un altro pezzo forte è la “Sacra Famiglia con san Giovanni” , proveniente dalla The Gallery di Londra.
Dopo questi brevi ragguagli si consiglia una bella e attenta visita accurata, e possibilmente entrare in possesso del pregevole catalogo riccamente illustrato pubblicato dalla Marsilio Editori, comprendente numerosi saggi introduttivi e di approfondimento, oltre alle schede scientifiche di tutte le opere presenti.
Una mostra per dare una scossa alla cultura torinese. Questa mostra per parecchio tempo farà parlare di se. Torino deve ritornare vetrina di grande mostre. Andrea Mantegna ha tracciato la strada.
Descrizione foto
Foto copertina catalogo mostra
Foto 1 Andrea Mantegna “Sant’Antonio e San Bernardino sorrreggono il monogramma di Cristo” 1452 Affresco staccato 163x321 cm, Museo Antoniano, Padova
Foto 2 Andrea Mantegna “Ecce homo” 1500-1502, tempera su tela di lino 54x42 c., Musée Jacquemart-André, Parigi
Foto 3 Andrea Mantegna “Una sibilla e un profeta”, 1495 ca. tela dipinta 56,2x48,6 cm, Cincinnati Art Museum, Ohio USA
Foto 4 Andrea Mantegna “Sacra Famiglia con san Giovanni” 1500 circa Tela 71,1x50x8cm The National Gallery, Londra
Foto 5 Andrea Mantegna “Baccanale con Sileno” 1470ca. stampa a puntasecca su carta, 305x438 mm Metropolitan Museum of Art New York, USA
Foto 6 Cosmè Tura “San giorgio” 1460-1465, Olio su tavola 21,6x13 cm Fondazione Cini, Galleria di Palazzo Cini
Foto 7 Giovanni Bellini “ Ritratto di giovane senatore”, 1485 ca., Olio su tavola 52,3x44,5x10,5 (dimensione con cornice), Museo d’arte medievale e moderna, Padova
Foto 8 Antonella da Messina “Ritratto d’uomo” 1476, Olio su tavola, 37,4x29,05x0,6 cm Museo Civico d’Arte Antica Palazzo Madama, Torino
Foto 9 Antonio Allegri, detto il Correggio “Il matrimonio mistico di santa Caterina”, 1510-1515, Olio su tavola 40,16x33,8x4,92 cm. National Gallery of art, Washington USA
Foto 10 Andrea Mantegna “Madonna con Bambino e santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa 1453-1454, Tavola 69,44x44,4 cm Paris, Musée Jacquemart-André.
La mostra: «Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno», aperta fino al 4 maggio 2020 a Palazzo Madama (Piano Nobile e Corte medievale), piazza Castello, Torino. Orari: tutti i giorni , 10-18, Martedì Chiuso. Biglietti 15 euro. Ridotto under 25 anni 7 euro. Gratuito per minori di sei anni.
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Articolo pubblicato il 02/01/2020