Grazie “Giuseppi”

Anche la Coca Cola lascia l’Italia e va in Albania.

L’anno è appena iniziato e già si vedono le conseguenze degli scriteriati intendimenti punitivi del famigerato governo Conte.

La Coca Cola dà lavoro a 26.000 persone in Italia. Al momento chiude lo stabilimento di Catania (350 posti diretti e 1000 con l’indotto) che si trasferirà a Tirana, come annunciato dall’azienda, a causa delle nuove tasse introdotte dal governo con la legge di Bilancio.

Non  siamo affatto supporter della Coca Cola, nè delle bibite americane, ma milioni di italiani le consumano. Quali effetti si produrranno sui consumi, con l’introduzione delle nuove tasse?

Facile a dirsi. Chi beve Coca Cola continuerà a farlo, ma la produzione e l’imbottigliamento avverrà altrove. Questa è conclusione agognata dai grillini.

Meno posti di lavoro in Italia, ovviamente! E se le altre ditte produttrici di Coca Cola dislocate in ogni regione (e le altre aziende di bibite) seguiranno lo stesso indirizzo, sarà semplicemente un disastro occupazionale.

In alternativa, per gli italianissimi convinti a non dislocare la produzione, cosa si prospetta?

La contrazione degli  stipendi dei dipendenti, l’aumento della precarietà occupazionale, per mantenere la produzione e far pagare ai più deboli le follie di questo governo. E siamo solo a inizio d’anno”.

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Articolo pubblicato il 03/01/2020