Siena - Gino un santo per gli emarginati

Le tribolazioni di un uomo accettate e raccontate con grande sapienza

Commovente, ma  di grande insegnamento il libro  di Piermarino Gherlone:” Gino Piovano Pensiero e Vita di un Freak Santo “, pubblicato dalla Cantagalli editore (pagine 319 € 21.00).  Un uomo esistito e attraverso i suoi poco più dei  cinquant’anni di vita, l’autore ripercorre tutte le vicissitudini (raccontate attraverso ad un plico ricevuto  postalmente  e  contenente un lavoro dattiloscritto di novantadue pagine, suddiviso in sei parti: Biografia di Gino Piovano; Pensieri di Gino; Dalle lettere di Gino al prossimo; Dicono di lui; Lettere a Gino; Elevazioni dell’anima care a Gino), intercalandole dalla venuta del Signore fino ad arrivare ai giorni nostri.

Freak. Traduzione benigna: alternatività anormalità, capriccio, bizzarria, ghiribizzo. Traduzione popolare: creatura popolare, persona bruttissima, essere deforme, individuo granguignolesco, mostro, scherzo in natura. Traduzione sportiva: fan, fanatico, patito, tifoso. L’ultima traduzione non gli appartiene. Le prime due si. Non ebbe una nascita normale. Scioccò i genitori ed il parentado. Fu battezzato il giorno dei morti. Non fu allattato normalmente dalla mamma.

Fu rifiutato dall’asilo infantile, dalle scuole e dalla parrocchia. Camminava a stento, udiva molto poco, pativa l’auto. Faticava a parlare e a stare seduto, dormiva con gran parte del corpo proteso nel vuoto. Era stonato. Lo chiamarono “diavolo”. Temeva di essere sgozzato dal padre. Gli piallarono il volto, gli ridussero la bocca ad una fenditura quasi perpendicolare, gli estirparono gli occhi. Non poteva sorridere, né baciare, né piangere, né fischiettare.

Aveva il corpo seminato di protuberanze. Uscì di casa  in tutto nove volte, di cui  quella di notte del 1978 , non precisata per contemplare la Sindone che dal 26 agosto all’8 ottobre avvenne l’Ostensione della reliquia per i quattrocento anni di presenza a Torino. L’orario protetto  era perché Gino non portasse scompiglio, ripugnanza e paura in chi lo avrebbe incontrato di giorno. Incalcolabile il numero delle operazioni subite. Era un freak.

Un Freak dotato di un’intelligenza superiore alla media, un autodidatta che teneva testa ai professori universitari. Un punto di riferimento per anime in ricerca. Un innamorato del Vangelo, un gran teologo, un santo anomalo. Diciannovenne, presso la grotta di Lourdes, disse di Sì alla volontà di Dio. E vi rimase fedele per tutta la vita. “A sette anni Domenico Savio stila il programma di vita al quale sarà coerente fino all’ultimo respiro e che lo porterà alla santità. Il motto che lo riassume è condensato in cinque parole:”La morte, ma non peccati”.

 Verso i dodici anni invece Igino ( l’autore spiega perché la motivazione del nome) si costituisce uno slogan che lo confortò diuturnamente, sia nelle ore tristi sia in quelle ( non molte in verità) felici, e dal quale non defletterà per nessuna ragione:” Se esisto è Per la Gloria di Dio è … per Sempre”.  

 Dalla lettura e meditazione nascono tre parole chiavi della nostra esistenza terrena: N. L. M( Non Lamentarsi Mai).

 

Piermarino Gherlone è nato ad Asti nel 1948. Laureato in Lettere e in Teologia, ha insegnato religione cattolica in diverse scuole della sua città. Ha pubblicato :”Il significato della sofferenza nel Natale  del 1833 di Mario Pomilio. Percorso letterario storico e teologico(Aracne 2016); Spirito Santo e carismi di San Paolo(Aracne, 2017); “L’attività diplomatica dei rappresentanti del Regno di Sardegna presso lo stato del Rinnovamento nello Spirito Santo ad Sti. Appunti, Ricordi e Testimonianze (Impressioni Grafiche, 2017).

 

 

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Articolo pubblicato il 04/01/2020