L'angolo della satira del prof. Giancarlo Pavetto - L’alluvione degli psichiatri

Strizzacervelli all’assalto nel mondo

Sono comparsi come di incanto e dilagano dappertutto. Si evidenziano, attraverso un’autopromozione costante e con l’appoggio incondizionato dei mass media di molti paesi che si definiscono moderni ed anche civili.

Tra questi paesi non poteva mancare il nostro, l’italia.

Ecco quindi gli psichiatri imperversare con la loro presenza e materializzarsi in particolare nella regione Emilia Romagna. Dove, con l’appoggio incondizionato delle istituzioni di sinistra, che si sono dimostrate sempre solidali e compiacenti, vengono abilitati a gestire un lucroso commercio di bambini. Un’attività talmente fiorente che richiama l’attenzione di psichiatri e di psicoterapeuti, non importa se solo sedicenti, da altre regioni anche lontane, come il Piemonte.

“Pecunia non olet” dicevano un tempo a Roma, per cui il fertile humus della terra emiliana diviene la sede di associazioni che, gestite da interpreti di una spregiudicata e personale scienza psichiatrica coadiuvati da un’altra malvagia genia, quella delle assistenti sociali, si ritiene autorizzata a Bibbiano ed in val d’Enza a sottrarre bambini di famiglie povere per affidarle a scopo di lucro a conoscenti ed amici.

Una pratica vergognosa, già impiegata in Piemonte anni fa, con il tentativo, sventato con grande clamore da un notissimo speaker radiofonico, Stefano di tutti i giorni, alias Stefano Veglio, di sottrarre una piccola ai genitori che vivevano in una cascina.  

Solo perché parlava la lingua piemontese.  

 

La storia di Bibbiano è tutt’ora sotto indagine da parte della magistratura, e, nonostante il tentativo di annebbiare la sporca vicenda, con un movimento che si è nascosto, per non farsi identificare, dentro un branco di sardine, ha impedito al Bonaccini, candidato comunista alla regione, di presentarsi nel paese.

Forti di un’esaltazione che porta gli psichiatri a parlare in nome dell’intero genere umano, 700 strizzacervelli, come vengono definiti negli USA gli psichiatri, si sono assunti il compito di denunciare ai loro concittadini lo stato di alterazione mentale cui andrebbe incontro il presidente Donald Trump.

Una condizione mentale, che, secondo i 700 psichiatri, sarebbe molto preoccupante perché potrebbe esporre la nazione a pericoli imprevedibili in un prossimo futuro. Una sindrome depressiva scatenata dalle preoccupazioni per la condizione di impeachment decretata al presidente dal partito democratico.   

Peccato per loro, che il documento di denuncia sia stato presentato al Congresso, forte dell’avallo  della vetusta leader del partito democratico Nancy Pelosi (detta famigliarmente ”la Pelosina”) e di quello della ex candidata alle presidenziali, la Hillary Clinton, definita ai suoi tempi “la grande cerbiatta”.

Scoprendo così una risibile manovra elettorale.

Ritorniamo in Europa, dove si è messo in evidenza un manipolo di psicoterapeuti che opera in una nazione nota per il numero di cervelli congelati, rianimati di solito con l’uso degli alcolici.

Sono quelli che hanno seguito fin dai primi anni del suo sviluppo la piccola svedese Greta Thurnberg e ne hanno diagnosticato l’alterazione che la affligge e che vien definita sindrome di Asperger.

Una sindrome ben delineata, che non si vuole definire una malattia, ma un “disturbo pervasivo dello sviluppo imparentato con l’autismo” e che condiziona, non tanto sul piano fisico quanto su quello mentale, la persona che ne viene colpita.

Sul piano fisico, la sindrome di Asperger non può essere considerata la sola causa del grave deficit di statura della giovane svedese. La ragazza, (o bambina?) dimostra allo stato attuale uno sviluppo che è riferibile all’età di undici o dodici anni, mentre ne ha già compiuti ben diciassette.

Non dimostra inoltre quei segni di maturazione sessuale tipici per questa età.

Sul piano psichico Greta Thurnberg appare afflitta da un disturbo ossessivo compulsivo che la porta ad isolamento e ad assenze dalla scuola, e si accompagna spesso a fenomeni di ansia, tristezza ed anche rabbia, che determinano l’impassibilità della faccia ed uno sguardo feroce, quando qualcuno, come nel recente caso del presidente Trump, non la vuole considerare.

Perché nella sua mente particolare, la svedesina è portata dalla sindrome che la affligge a considerarsi non una ragazza malata, ma una persona che ha avuto dalla natura dei superpoteri.

Uno stato di grazia da lei percepito, che la porta a concentrarsi su tematiche che gli altri non possono comprendere (SIC!) e che l’ha costretta ad occuparsi in modo compulsivo di una vera e propria fissazione che lei ha individuato nel riscaldamento climatico. Un aumento della temperatura del mondo, portata dal genere umano, che nel giro di pochi anni, porterà alla morte il globo terraqueo.

Viene seguita da stuoli di creduli Thurnberghiani, soprattutto giovani, felici di marinare la scuola ogni venerdì, che vedono insieme a lei un mondo diverso da quello attuale, dove ogni fenomeno atmosferico, come pioggia, neve, siccità, fuoco, caldo e freddo, vengono, ogni santo giorno, attribuiti al riscaldamento climatico da quasi tutti i moderni mass media.

Anche per loro l’intervento di un nucleo di psichiatri sarebbe auspicabile.

(immagini funagain.com - Times - The New York Time - The Daily Thelegraph)

 

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Articolo pubblicato il 09/01/2020