«CHERNOBYL - ITALIA. Segreti, errori ed eroi: una storia non ancora finita», a Torino

Il libro di Stefania Divertito sarà presentato per I Fridays di CinemAmbiente presso il Centro Studi Sereno Regis

Civico 20 News ospita, al fine di contribuire alla diffusione dell’informazione, il Comunicato inviato dall’Ufficio stampa Cinemambiente T. (+39) 011 8138893 - press@cinemambiente.it  Giuliana Martinat (+39) 347 4249054, relativo alla presentazione del volume “Chernobyl - Italia. Segreti, errori ed eroi: una storia non ancora finita” che avrà luogo venerdì 24 gennaio, presso il Centro Studi Sereno Regis – Via Garibaldi 13 – Torino, alle ore 17,00.

Con il nuovo anno, il Festival CinemAmbiente dà il via a una serie di iniziative di diversa natura, che avranno cadenza variabile ma si svolgeranno sempre di venerdì, in concomitanza con la giornata di mobilitazione dei giovanissimi aderenti al movimento Fridays For Future.

Il primo appuntamento sarà venerdì 24 gennaio, alla Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13, Torino), alle ore 17, con la presentazione del volume Chernobyl - Italia. Segreti, errori ed eroi: una storia non ancora finita, a cui parteciperà l’autrice, Stefania Divertito, in dialogo con il giornalista de “La Stampa” Alberto Infelise e con Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente.

Da poco pubblicato da Sperling & Kupfer, il libro si inserisce in un nuovo filone di analisi e approfondimento dedicato alla più grande tragedia nucleare della storia, su cui la serie tv di HBO-Sky “Chernobyl” ha recentemente riacceso potenti riflettori. Scritto volutamente con uno stile più da romanzo che da saggio, ma senza rinunciare al rigore dell’indagine giornalistica, Chernobyl - Italia ha un duplice obiettivo: in primo luogo, raccontare a quanti all’epoca del disastro non erano ancora nati che cosa avvenne la notte di quel 26 aprile di 34 anni fa e quali furono, in Italia come nel resto del mondo, le conseguenze dell’esplosione del reattore nella centrale nucleare sovietica; in secondo luogo, dirigere specificamente i riflettori sul nostro Paese. Come spiega l’autrice “chi ha più di quarant’anni ricorda l’allarme sociale di allora, il terrore di mangiare insalata e bere latte, la paura di respirare… Ma ricorderà anche i Sasha, le Maria, gli Josef transitati nelle nostre comunità, a volte pochi mesi l’anno, altre volte per sempre. Sono i bambini ucraini e bielorussi che hanno trovato nelle famiglie italiane una seconda vita, una seconda chance di respirare aria pulita e mangiare cibo sano. Sono stati gli anni in cui abbiamo aperto le porte di casa: forse non tutti ne sono consapevoli, ma l’Italia è stato il Paese più generoso in assoluto. La metà dei bambini di Chernobyl sono venuti da noi”. In parallelo al fenomeno dell’accoglienza, il libro documenta anche i profondi cambiamenti indotti dalla tragedia nella coscienza collettiva degli italiani, che portarono all’affermarsi dell’ecologismo, al no definitivo alle centrali, alla costituzione di un ministero dedicato all’ambiente, alla più grande manifestazione antinuclearista d’Europa.

L’incontro sarà preceduto dalla proiezione di un breve filmato di montaggio, realizzato appositamente per l’occasione, che riproporrà materiali documentari d’epoca, reportage e servizi giornalistici girati all’indomani dell’esplosione nucleare e nei mesi successivi, tra cui estratti dell’intervista di Enzo Biagi all’ematologo e biofisico statunitense Robert Gale, chiamato a Mosca dai sovietici per coordinare il piano di soccorso medico alle vittime del disastro. Al termine dell’incontro verrà proiettato il cortometraggio Il sacrificio di Emanuela Andreoli e Wladimir Tchertkoff (Svizzera 2003), dedicato ai cosiddetti “liquidatori”, che, dopo lo scoppio, esponendosi alle radiazioni, riuscirono a coprire con un sarcofago il reattore della centrale nucleare, evitando l’innescarsi di un’esplosione atomica fatale per l’intera Europa.

INFO: Festival CinemAmbiente; tel. 011 8138860, festival@cinemambiente.it, www.cinemambiente.it.

 

CHERNOBYL - ITALIA. Segreti, errori ed eroi: una storia non ancora finita, di Stefania Divertito (Sperling & Kupfer Editori 2019)

Dopo la bellissima e agghiacciante serie tv “Chernobyl”, abbiamo scoperto molte verità sconvolgenti su uno dei peggiori disastri nucleari della storia. Le conseguenze dell'esplosione del 26 aprile 1986 hanno interessato un'area di enormi dimensioni e ancora oggi la scienza sta monitorando e documentando gli effetti delle radiazioni sul territorio europeo e sulla sua popolazione.

Chernobyl oggi è un turismo dark che affolla la zona proibita; è un'opera di altissima ingegneria collettiva, in parte anche italiana, per proteggere i cittadini non solo ucraini, bielorussi e russi ma di tutto il mondo. Il sarcofago, costruito con una tecnica ingegneristica di avanguardia, racchiude il luogo più radioattivo e pericoloso di tutta la Terra. Un magma in grado di contaminare le viscere del nostro Pianeta.

E in Italia? Che cosa è successo e che cosa sta ancora succedendo? Sono tanti i fili che ci uniscono alla tragedia di Chernobyl, e alcuni sono legami umani, storie straordinarie di accoglienza, di aiuto ed eroismo.

In un libro unico e dal forte impatto narrativo, Stefania Divertito racconta la storia e le storie che nessuno ha mai raccolto, mettendo al centro non solo gli eroi russi ma anche quelli del nostro Paese, che da solo ha accolto più della metà dei bambini ospitati in Occidente, per cure sanitarie e psicologiche. Chernobyl - Italia è uno straordinario racconto che si legge come un romanzo, capace di parlare al cuore ma anche alla testa di chi vuole un futuro diverso.

Stefania Divertito, napoletana, classe 1975. Da oltre vent'anni giornalista in campo ambientale, è stata responsabile delle pagine di cronaca nazionale a “Metro”, e con la sua inchiesta sull'uranio impoverito ha vinto il premio Cronista dell'anno nel 2004, premiata dal presidente della Repubblica Ciampi. Ha vinto il premio Pasolini per le sue inchieste sull'amianto ed è autrice di numerosi libri tra i quali Uranio, il nemico invisibile (Infinito, 2005), Amianto, storia di un serial killer (Edizioni Ambiente, 2009), Toghe verdi (Edizioni Ambiente, 2011) e dell'ecothriller Una spiaggia troppo bianca (NN editore, 2015). Ha prodotto e realizzato il docufilm Asbeschool, con il regista Luca Signorelli, sull'amianto nelle scuole (2017). Ha collaborato con “l'Espresso”, “Left”, “Il Fatto”, “Vanity Fair”. Attualmente è capo ufficio stampa e portavoce del ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

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Articolo pubblicato il 22/01/2020