L'allarme per il virus cinese è globale, il mondo si difende

Il mondo è in allerta per il coronavirus, la cui origine è stato individuata a Wuhan, in Cina. Diversi Paesi hanno preso iniziative per evitare la diffusione.

L'epidemia è già stata rilevata in Giappone, Hong Kong, Macao, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Singapore, Vietnam e Stati Uniti.

 

Di seguito le principali azioni di contrasto:

 

- Cina: Pechino ha messo in quarantena Wuhan, sospendendo il trasporto pubblico, chiudendo strade e cancellando voli e treni da e per la città di 11 milioni di persone. La vicina Huanggang ha dichiarato che sospenderà i trasporti pubblici e i servizi ferroviari e alle persone è stato detto di non lasciare la città, che conta 7,5 milioni di abitanti. La Città Proibita di Pechino - che ha visto 19 milioni di visitatori l'anno scorso - verrà chiusa da sabato. Le autorità cittadine hanno anche cancellato eventi su larga scala per il nuovo anno lunare.

- Thailandia: i funzionari hanno introdotto scansioni termiche obbligatorie dei passeggeri che arrivano negli aeroporti di Bangkok, Chiang Mai, Phuket e Krabi da zone ad alto rischio in Cina.

- Hong Kong: è in stato di massima allerta, effettua scansioni all'aeroporto - uno dei più trafficati del mondo - e su altre tratte terrestri e marittime internazionali. La compagnia aerea Cathay ha sospeso i voli per Wuhan fino al 29 febbraio. I biglietti per i treni ad alta velocità per la città non vengono più venduti.

- Taiwan: ha emesso avvisi di viaggio e ha raggiunto il secondo livello di allerta per Wuhan, raccomandando di non recarsi in città.

- Corea del Sud: ha invitato i cittadini a non recarsi a Wuhan.

- Macao: ha cancellato le feste per il Capodanno

- Singapore: l'aeroporto, che accoglie 430 voli dalla Cina ogni settimana, ha iniziato lo screening dei voli da Wuhan all'inizio del mese e questa settimana ha esteso i controlli a tutti i voli dalla Cina.

- Usa: hanno ordinato lo screening dei passeggeri in arrivo su voli diretti o in coincidenza da Wuhan, anche negli aeroporti di New York, San Francisco e Los Angeles.

- Emirati: L'aeroporto di Dubai, uno dei maggiori snodi aerei del mondo, ha dichiarato che effettuerà lo screening termico di tutti i passeggeri che arrivano dalla Cina in "gate chiusi e sicuri dell'aeroporto".

- Ue: La Commissione europea ha dichiarato di seguire "molto da vicino" la situazione dopo che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha innalzato il livello di rischio che il virus entri nell'Ue da basso a moderato.

- Italia: controlli di temperatura per i passeggeri in arrivo da Wuhan all'aeroporto di Fiumicino. Molti passeggeri sono arrivati giovedì da Wuhan indossando maschere e sono stati deviati in uno speciale centro sanitario. Tutti i test sono stati negativi.

- Francia: fornisce consulenza sui voli e negli aeroporti ma non sta ancora installando controlli obbligatori.

- Russia: il commissario russo per la salute e l'igiene ha rafforzato i controlli negli aeroporti e in altri valichi di frontiera dalla Cina, il suo gigantesco vicino meridionale.

- Gran Bretagna: i funzionari sanitari britannici hanno introdotto un "monitoraggio rafforzato" per i tre voli settimanali da Wuhan a Londra Heathrow. Le misure potrebbero essere estese ad altri scali di partenza cinesi, se necessario.

- Nigeria: ha dichiarato che il suo servizio sanitario portuale è in allerta e ha aumentato le misure di screening nei punti di entrata. 


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Articolo pubblicato il 23/01/2020