Il 30 gennaio 726 avvenne la fondazione dell'Abbazia di Novalesa

Lo attesta il più antico documento conservato nell'Archvio storico di Torino

Per evitare sovrapposizioni con l’articolo storico di ieri che raccontava della data di nascita di Torino alle 7:45 del 30 gennaio 9 a.C., pubblichiamo oggi di un altro importante anniversario avvenuto ieri.

 

Forse non tutti sanno che il più antico documento cartaceo conservato a Torino risale al 30 gennaio 726, quando il nobile franco Abbone fondo’ il monastero di Novalesa in Val di Susa, dedicandolo ai santi Pietro ed Andrea.

 

La comunità ebbe notevole sviluppo diventando centro di preghiera, di operosità (assistenza ai pellegrini in transito) e di cultura (trascrizione di preziosi codici).

 

Negli archivi della città di Torino è conservato l’atto di fondazione dell’abbazia della Novalesa, un reperto veramente straordinario.

 

Il documento è infatti il più antico documento conservato dall’Archivio di Stato di Torino.

 

Si compone di 43 righe in carattere corsivo merovingico con poche abbreviazioni.

 

Sottoscritto, oltre che dal nobile franco Abbone, da quattro vescovi, due abati, un arcidiacono e altri chierici, tale privilegio sancì l’atto di fondazione di quello che fu uno dei primi e più importanti monasteri benedettini italiani.

 

Infatti, per la sua posizione strategica in Val di Susa, sulla strada che collegava al regno dei franchi, e per le successive donazioni ricevute dai Carolingi, l’abbazia divenne ben presto un influente centro di potere religioso e politico.

 

È un onore che questo importantissimo documento sia ancor’oggi conservato a Torino.

 

Foto in copertina, il manoscritto della fondazione della Novalesa (Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Museo Storico)

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Articolo pubblicato il 31/01/2020