Security e Geopolitica

di Marco Montesso

Negli ultimi anni si parla sempre di più del binomio Security e Geopolitica su giornali, siti specializzati sul web, attraverso convegni e conferenze, finanche in ambiti accademici.

Di Geopolitica si è già trattato in precedenti articoli, mentre che cosa si intenda per Security si cercherà di spiegarlo qui, analogamente in modo semplice ma esaustivo al tempo stesso.

Security e' il metter insieme da parte di una Nazione, così come, su scala minore, di una Impresa industriale o finanziaria, solo per fare qualche esempio, tutte quelle forme atte a creare una situazione di sicurezza il più possibile assoluta.

Ciò si ottiene contrastando direttamente o con la resilienza quelle forze esterne contrarie, ostili, "nemiche" tour court.

Etimologicamente, il termine lo si fa risalire addirittura al Cinquecento, allorquando nella lingua inglese si introduce la traduzione letterale del termine latino Securus, ovvero libero da preoccupazioni, ansie.

I referenti della Security via via nel tempo sono diventati gli Stati e le grosse realtà economiche, come si affermava poc'anzi, ma anche i gruppi sociali, le istituzioni latu senso, gli ecosistemi, e tutto ciò che è potenzialmente vulnerabile.

Il contesto in cui opera la Security è sempre in relazione con l'ambiente nel quale si sviluppa e può vedere attuate svariate tipologie di interventi.

In termini statuali, dunque Geopolitici, si parte dalle coercitive a quelle più specificamente protettive, come i software antivirus e i sistemi di difesa aerea, dalle allerte, come i sistemi radar e di allarme alle azioni diplomatiche e sociali, intese a prevenire situazioni di insicurezza come un potenziale conflitto, di qualsivoglia natura ed, infine, alle politiche atte a sviluppare tutte quelle condizioni di sicurezza fisiche, di protezioni ecologiche, di riforme economiche, di demilitarizzazioni progressive sancite da Enti Sovranazionali quali l'ONU.

Naturalmente si registrano forme di Security dagli effetti permanenti accanto ad altre solo temporanee.

Si dibatte, inoltre, da tempo circa le strategie nazionali di Security, incentrate sostanzialmente sullo sviluppo di mezzi protettivi e coercitivi rivolti contro realtà ostili, che è il punto di vista della Supremazia Strategica e di tutte le articolazioni vieppiù aggiornate e complesse.

Si registrano a tutt'oggi i seguenti agenti divisi in quattro filoni: Informatica, Strutturali, Politici e Monetari.

Tra i primi si possono annoverare forme di Security sui mezzi di comunicazione, computer, internet, applicazioni ad hoc, raccolta dati, informatica, network informativi.

I secondi aderiscono alla Security su Aeroporti, corporate contro spionaggio, furti, danni, ecc., cibo, ambiente, infrastrutture, sulle persone, trasporti, ecc.

I terzi basano la Security sulla sicurezza nazionale, ovvero popolazione tutelata dalle istituzioni in senso ampio e dai sistemi economici, quali la diplomazia, il potere economico e la Difesa.

I quarti vedono la Security basarsi sui fondamentali economico-finanziari di un Paese, quali il livello di vita, la situazione debitoria, il tasso di occupazione, ecc.

Naturalmente la percezione di Security varia da Stato a Stato, a seconda del peso che ognuno di essi ha sullo Scacchiere mondiale e dalle peculiarità ed esperienze "vissute".

Si pensi a questo proposito, per portare un esempio di tragica e stringente attualità, al numero degli attentati di matrice integralista islamica i quali, laddove si presentano con particolare violenza e puntualità, hanno una nefasta ripercussione sulle popolazioni interessate.

Analogamente, fatte le opportune proporzioni, a quella che si crea di fronte ai più o meno frequenti attacchi informatici che vanno a colpire indistintamente istituzioni pubbliche, anche le più elevate, e le realtà private.

Nel tentativo di contrastare nel modo più efficace il fenomeno, anch'esso di fresca nascita e dai contorni via via più deleteri, si è sviluppata la branca della Cyber Security.

Essa rappresenta una sottoclasse della Information Security, ovvero l'insieme dei mezzi e delle tecnologie atti alla messa in sicurezza dei sistemi informatici, poiché dipendente dalla tecnologia informatica, appunto.

Aspetti tecnici, operativi, gestionali, giuridici e umani vengono coinvolti e nel valutare la Security normalmente si devono individuare le minacce, i punti vulnerabili dei singoli sistemi, i rischi legati agli asset informatici, con l'obbiettivo di salvaguardarli da attacchi potenziali endogeni o esogeni dell'unicum, che avrebbero lo scopo di danneggiare in modo diretto o indiretto un'organizzazione al di là di ogni tollerabilità nei suoi gangli vitali economici, politici e sociali.

Marco Montesso

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Articolo pubblicato il 15/02/2020