Le città sempre più sporche rappresentano un rischio per la nostra salute

E’ sotto gli occhi di tutti: le nostre città sono piene di rifiuti abbandonati ovunque e questa situzione di scarsa giene ambientale rappresenta un rischio per la salute dei cittadini, poichè tale condizione è ottimale per il diffondersi di infezioni  di varia natura.  Carte dei più svariati generi alimentari, dalle caramelle agli involucri per il fast food, oltre a bottiglie di bevande varie, specie di birra, abbandonate in ogni dove  accanto alle quali si trova un incredibile numero di mozziconi di sigarette e gomme da masticare sputacchiate. E’ questo lo spettacolo che fa da sfondo agli spostamenti quotidiani di tutti noi, costretti a muoverci non solo per piacere, ma anche e soprattutto per raggiungere i rispettivi posti di lavoro cercando di prestare attenzione a non calpestare le numerose deiezioni canine, anche queste presenti in bella mostra su un gran numero di marciapiedi cittadini.

Quel che vediamo attorno a noi non è un bello spettacolo; nonostante i numerosi inviti a mantenere pulita la città, invito evidentemente caduto nel vuoto da molti anni ormai, di giorno in giorno il degrado cittadino pare aumentare. Vengono minacciate sanzioni, ma nonostante il lodevole impegno delle varie associazioni di residenti e dei gruppi dedicati a mantenere le città pulite, pur aiutando a  compensare la più che evidente mancanza di risorse a disposizione delle autorità locali, riescono a svolgere solo in minima parte il lavoro che dovrebbe essere organizzato e coordinato dalle istituzioni preposte a tale problematica.

La situazione riguarda ormai la maggior parte delle città; ovunque i bidoni per la raccolta dei rifiuti traboccano di immondizia e sovente si ha l’impressione che vengano svuotati con ritardo. Talvolta sono vandalizzati, rovesciati a terra, con conseguente sparpagliarsi a terra del loro contenuto; alcuni  vengono dati alle fiamme, anche in pieno centro cittadino. Il confronto con le maggiori città europee è per lo più frustrante, in molte di queste appaiono meno evidenti la cattiva gestione ambientale  e la mancanza di una qualsivoglia pianificazione strategica delle risorse necessarie a mantenere pulita la città.

Città che, per la loro continua espansione, causano la riduzione delle aree verdi in grado di assorbire l’anidride carbonica, uno dei motivi responsabili del marcato incremento dei gas serra nell’aria che siamo costretti a respirare, con tutti i problemi che ormai sono più che conosciuti, fin nei minimi dettagli, ma di cui si sente solo parlare senza che nulla di concreto se non qualche dubbio tentativo di ridurre l’inquinamento con blocchi del traffico, che non pare abbiano dati grandi risultati.

Purtroppo Torino, Milano e Napoli sono le città dell'Unione Europea considerate fra quelle che soffrono per il maggiore inquinamento da particolato, ovvero quell'insieme di sostanze in sospensione nell'aria sotto forma di aerosol atmosferico, particelle di minuscole dimensioni, causate dalle emissioni varie, sia automobilistiche dai fumi di derivazione industriale e dalla combustione dei prodotti utilizzati per il riscaldamento il cui accumulo è dovuto alle condizioni di stabilità atmosferica che il vento, talvolta ne favorisce la diffusione poichè le solleva dopo che queste si sono depositate al suolo, diffondendole ovunque.

E' chiaro dunque che una buona strategia sarebbe quella di prendersi cura della pulizia di strade e marciapiedi, le cui buche oltre alla sporcizia, sono oggetto di lamentele pubblicate nelle rubriche dei lettori su tutti i giornali. Ma ciò non avviene, o avviene troppo lentamente per far si che la situazione di disagio avvertita da gran parte dei cittadini venga in qualche modo attenuata.

Ed ecco allora che non solo nei telegiornali, ma anche sui social,  spuntano di tanto le fotografie di persone che, indisposte dalle condizioni ambientali in cui sono costrette a muoversi, documentano con estemporanei servizi fotografici i disagi incontrati. E' però doveroso osservare che il ripristino ambientale, oltre che dalla scarsa risposta istituzionale, dipende anche da un alto tasso di maleducazione di alcuni individui che continuano, nonostante gli inviti, a lordare la città. Portare a spasso il cane,  senza  raccoglierne le deiezioni, rivela un padrone maleducato;  è un comportamento passibile di sanzione, ma ciò capita veramente di rado. Crescono i mugugni e le denunce di mancata raccolta alle autorità, ma non dobbiamo dimenticare che è necessario insistere sul concetto che la strada sarebbe più pulita, il livello di educazione diffusa, fosse più alto. E' pertanto necessario insistere sulla formazione  individuale, che dovrebbe cominciare fin dalla più tenera età con l'inizio dell'inserimento a scuola, sollecitando le nuove leve a compiere il proprio dovere rammentando loro, e a tutti noi, che i marciapiedi e le strade, altro non sono che il prolungamento all'aria aperta dei pavimenti di casa nostra.

foto da :https://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/04/25/foto/emergenza_rifiuti_periferie_sepolte_ecco_la_strada_pi_sporca_della_citt-57421418/1/ 

https://www.theguardian.com/cities/2019/mar/05/india-home-to-22-of-worlds-30-most-polluted-cities-greenpeace-says

 

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Articolo pubblicato il 05/02/2020