
Anna Barbaro per Civico20News
In via di svolgimento la ricca stagione teatrale settimese che Maurizio Babuin, il Direttore Artistico della “Compagnia Santibriganti Teatro” , ha posto in essere a partire d
allo scorso ottobre sino a maggio 2020. I “giovedì garybaldini” costituiscono la rassegna “Naufragar m’è dolce” che vuol essere un monito ad una consapevole riflessione del “naufragare” dei giorni nostri, dove tuttavia di dolce non c’è nulla, anzi.
La stagione teatrale settimese non disattende le aspettative e, come annualmente succede, propone una programmazione di livello alto che prevede anche quattro prime nazionali. Undicesimo appuntamento lo scorso sabato 1 febbraio quando a calcare il palcoscenico era la Compagnia Teatro dell’Elfo con “Amleto Take Away”, premio UBU 2018, di e con Francesco Berardi e Gabriella Casolari.
La rappresentazione scenica ricalcava, in maniera ironica, quella realistica in una cornice shakespeariana, nella quale l’ Amleto è protagonista moderno di tutta la povertà intellettuale che la società dei nostri giorni, attraverso l’uso spropositato ed esclusivo dei media digitali, drammaticamente genera. Il protocollo di solitudine al quale ogni individuo è necessariamente destinato si impone in modo sistematico come fosse un sortilegio.
è ridotto a far credere e non al realizzare.
Anche l’amore, come gli altri sentimenti, viene ridotto al minimo senso. L’ appagamento è spesso raggiungibile esclusivamente con l’ immaginazione anziché con la realtà tangibile. Le conversazioni digitali -svuotate di ogni empatia- si impregnano di vago in un’altalena di messaggi che, nella confusione delle identità, trasmettono nulla di più che un superficiale silenzio.
Nulla ha così tanto valore da essere inseguito. Nulla, se non, alla fine la consapevolezza dello svuotamento interiore in un mondo dove anche le parole hanno perso il loro significato e sono diventate un simbolo, delle etichette per le quali nessuna spiegazione è ormai richiesta. Con una scenografia ridotta all’ essenza l’attore, impersonando una versione moderna di Amleto, congeda anche la sua amata Ofelia distrattasi al monito che lui avrebbe usato da principio nei suoi confronti.
Una brillante retorica dell’oggi che ci appartiene e che presenta un retrogusto amaro ma che convince il pubblico in sala talvolta interpellato a disquisire, talvolta coinvolto in scene di interazione con l’attore stesso. Grande ironia nel contenuto e grande talento interpretativo nel passaggio tra un personaggio e l’altro con estrema velocità e naturalezza.
Il prossimo appuntamento presso il teatro comunale di via Partigiani 4 a Settimo Torinese sarà giovedì 27 febbraio alle ore 21 con Compagnia del Teatro dei Gordi/Tieffe/Teatro franco Parenti nel tentativo di celebrare, in modo maldestro, la morte con “Sulla morte senza esagerare”, premio Hystrio 2019. Sul palcoscenico Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza.
Anna Barbaro
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Articolo pubblicato il 04/02/2020