Governo - Gli smandrappati tirano dritto e Franceschini prepara il doppiopetto
Dario Franceschini

In trepidante attesa del tracollo dei grillini

Il Coronavirus potrebbe falciare decisamente le nostre esportazioni e i più accorti economisti già parlano di recessione. Ma i giullari al governo, non trovando l’accordo per la spartizione delle 400 poltrone che veramente contano, si trastullano in modo indegno sulla prescrizione, facendo presagire la morte del diritto, con la leggerezza propria degli incolti.

D'altronde quest’infornata di grillini da Di Maio ministro degli Esteri, inviso alla Cancellerie, all’ignorante Bonafede, ministro della Giustizia che non è ancora riuscito a capire la differenza tra colpa e dolo, fino alle impresentabili sindache di Roma e di Torino, ci ha già fatto sprofondare, agli occhi del mondo in uno squallore lercio ed inqualificabile.

Intanto si va avanti, con la faccia tosta di coloro che neppur si rendono conto di quel che gli sta capitando intorno.

Però, a loro discolpa, non dobbiamo dimenticare che in Italia, si vota sempre.  E’ appena passata la buriana della tornata elettorale in Emilia Romagna ed in Calabria, che a fine marzo è stato indetto il referendum sul taglio dei parlamentari. Però la partita grossa si giocherà nella tarda primavera quando saranno chiamati al voto i cittadini di sei regioni e di centinaia di comuni. Prima di allora non succederà nulla.

Schermaglie, sceneggiate e niente di più. Anche sulla prescrizione si troverà un orribile pateracchio.

Tra i fautori della decrescita felice, la paura regna sovrana. Centinaia di grillini tra deputati, senatori, portaborse ed ammennicoli vari non hanno nessuna intenzione di perdere lo stipendio e rimanere disoccupati. Ed allora sono disposti  ad accettare tutto.

Se i sondaggi rimarranno quelli attuali, il PD supererà il 20 per cento, mentre il M5s crollerà miseramente. A quel punto sarà inevitabile che Zingaretti alzi il tiro, si dimentichi di coccolare i grillini e pretenda di guidare il governo e di aumentare il numero di ministri.

Il candidato pronto a subentrare a Conte, destinato a riposarsi al Plaza, a quanto si sussurra nelle segrete stanze romane, sarebbe il sempre rampante Franceschini.

Questo è lo scenario che si sta preparando. Il tavolo è già imbandito.

Così ancora una volta, non recependo la divergenza insanabile trai i partiti e l’inazione del governo, si esclude lo scioglimento delle Camere.

L’incognita vera è però rappresentata da una grave crisi economica determinata dal corona virus che porterebbe ad un estremo impoverimento del Paese, con possibili violenti scontri sociali.

Ma intanto lo scranno di Palazzo Madama e di Montecitorio, quale rimedio vitale per i nullafacenti grillini è salvo. Quindi perché crucciarsi per l’immobilismo e le figuracce? La pappa innanzitutto!

 

Fotografie Franceschini .Wired. Conte: Usa Today

 

              

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/02/2020