Schio (Vicenza) - L’arte l’architettura il paesaggio

La bellezza di venticinque ville venete nel nuovo libro edito dalla Sassi

La casa editrice vicentina Luca Sassi Editore, presenta la nuova elegante raffinata pubblicazione, in bilingue italiano- inglese :  “Le Ville Venete” di Valentina Facci ( pp. 176  €29.90 foto copertina libro). Il volume, accoglie il lettore  con l’immagine stupenda di Villa Almerico Capra  detta anche “la Rotonda”. La struttura è una delle opere architettoniche più celebri di Andrea Palladio, massimo esponente dell’architettura rinascimentale della Repubblica di Venezia.

Nelle splendide pagine di carta patinata, vengono riportate all’incirca venticinque ville ( ovviamente  quelle censite sono molte di più, attualmente se ne contano quattromila, distribuite su tutto il territorio veneto che da Venezia a Verona , da Vicenza a Belluno passando per Padova, Treviso e Rovigo), in modo tale da offrire al lettore una panoramica, quasi completa dei manieri, tanto essenziale quanto incisiva, delle ville più celebri per architettura, decorazioni e funzioni, familiarizzando con le varie tipologie strutturali: che va, dalla “villa - castello” quattrocentesca alla villa palladiana tipica del Cinquecento sino alla “villa reggia”del Settecento.

Architetti, pittori come Andrea Palladio, Vincenza Scamozzi, Giuseppe Jappelli , Giambattista Tiepolo, hanno  contribuito a rendere questo territorio incredibilmente  interessante  per tutti gli amanti dell’arte. Tra  il Cinquecento e Ottocento nei Domini di Terraferma della Repubblica di Venezia, si sviluppava  una nuova tipologia di architettura rurale: la villa veneta.

Quest’ultima nata per soddisfare le esigenze  legate al lavoro agricolo, divenne ben presto anche emblema dello status economico e sociale dell’aristocrazia, nonché luogo deputato alla coltivazione di passioni culturali. Ingenti quantità di denaro vengono investite dalla nobiltà per la costruzione della villa di famiglia, spesso utilizzata come residenza estiva, e talvolta, per stabilire la propria supremazia attraverso lo, sfoggio di preziose decorazioni, suppellettili, arredamenti e ricchezze di qualsiasi genere.

La villa esprime il desiderio del patriziato veneto di un ritorno alle origini, spostandosi dalla laguna, centro nevralgico del potere veneziano sulla terraferma. Gli stucchi, gli affreschi e le opere d’arte del corpo centrale di rappresentanza detto “casa dominicale”, coesistono con le strutture destinate alle funzioni produttive della tenuta agricola, come barchesse e stalle.

Il modello della villa veneta rispecchia nel proprio sviluppo architettonico il legame instauratosi tra Venezia e la realtà intima dello Stato da Tera, scenario che accoglie tra i tanti artisti la figura di Andrea Palladio, tra i più famosi architetti in grado di soddisfare le esigenze dei committenti e, al contempo, di carattere di genius loci dell’ambiente.

 Un libro molto interessante sotto tutti i punti di vista dalla documentazione storica alla ricca parte  iconografica.

Valentina Facci, laureata nel 2011 in Scienze dei Beni Culturali e nel 2013 in Discipline Artistiche e Archeologiche presso l’Università degli Studi di Verona, ha collaborato con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Lavora per sassi editore dal 2015.

Didascalie:

Foto di  apertura: copertina libro

Foto 1 “La Rotonda” del Palladio

Foto 2 Frontone della villa “La Rotonda” con statue acroterriali e iscrizione commemorativa della famiglia Capra  e la cupola di Vincenzo Scamozzi

Foto 3 Villa Pisani a Stra (Venezia), grandioso parco  con veduta sulla peschiera e scuderia

Foto 4  Villa Caldogno (Vicenza) veduta d’insieme

“Le Ville Venete” a cura  di Valentina Fassi 176 pp. Ill. col., Sassi Editore Schio, 2019 €29,00  

 

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Articolo pubblicato il 17/02/2020