Biella – Il nuovo numero della Rivista Biellese

Sacri Monti mancati, i cento anni della meteorologia rilevata dall’Osservatorio del Santuario di Oropa, la valorizzazione della pittura di Cornelia Ferraris , il menu di un matrimonio del 1910, e tanti altri saggi

Sono solo alcune citazioni di servizi  che si trovano nell’interessante –come sempre –  primo numero dell’anno 2020  della “Rivista Biellese”( foto copertina)  giunta alla ventiquattresima edizione. Interessanti servizi riguardanti la maggior parte il territorio biellese, ma non sempre, lo  si può constatare nelle pagine di questo numero, alcuni sono di interesse nazionale.

Apre la rivista un servizio  di Riccardo Quaglia  sui “Sacri Monti mancati e mancanti”Più che descriverli nei dettagli, ha approfondito il loro ruolo devozionale originale, e capire come e perché questi siti devozionali non siano stati realizzati, l’unico rimasto è quello di Oropa  dedicato a scene di Maria Vergine  che è entrato a far parte del ristretto circuito dei nove  Sacri Monti del Piemonte e Lombardia  che nel 2003  sono stati dichiarati  patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.

Carlo Ottone, tratta un argomento  molto interessante tra i due secoli: Ottocento e Novecento nel biellese nascevano diversi giornali periodici  che l’autore del saggio li chiama “sovversivi”, spesso questi giornali avevano vita breve, ma con  una risonanza tale giungevano e venivano letti fino negli Stati Uniti d’America,  per l’emigrazione che  si riversava verso questo continente. Il testo interessante sotto tutti i punti di vista anche per la riproduzione  fotografica di queste testate.

Ornella Maglione,  nel suo intervento tratta un’artista tutta da riscoprire“Cornelia Ferraris”. L’artista Cornelia nasce a Casalino, in provincia di Novara, e trascorre l’infanzia e la sua giovinezza a Biella,  città dove riceve la prima formazione artistica. Dal soggiorno che Cornelia  fa Rimella( paese dell’alta Valsesia) e dai  frequenti Viaggi  che compie in Oriente, essa trae ispirazione per opere attente e coglie la complessità delle emozioni. La critica la ricorda soprattutto come incisore e più precisamente come acquafortista.

 In occasione dei cento anni dell’Osservatorio climatico del Santuario di Oropa , Pier Luigi Perino, ci parla nel suo saggio un secolo di rilevazioni ( il 31 dicembre dell’anno passato sono state rilevate 36.524,da quando esiste  e cioè dal 1 gennaio 1920) continue senza saltare nessun giorno di temperatura, pioggia,neve,pressione atmosferica, umidità, vento ecc.) permette di delineare caratteristiche e tendenze del clima biellese.

Pellegrinaggi, ex voto e documenti d’archivio testimoniano eventi meteorologici avenuti a partire dalla metà del Cinquecento. Sergio Marucchi “Infanzia abbandonata a Masserano”. Anna Bosazza e Gianfranco Cavaglià “Il libro dell’architetto”.Ugo Balcet “Da Pollone a Smolensk con Napoleone. Seguono altre pagine di Tiziano Pascutto che segnala l’avvistamento della cavalletta Dolichopoda nel biellese.

Lo scaffale di Graziano Bollengo. Mina Novello con un servizio sulla cucina:”Nozze all’American bar”, il ricco banchetto del matrimonio  avvenuto nel 1910  tra Alfonso Brovarone (industriale di Vigliano ) e la sposa Armida Minero (figlia del farmacista di Cossato), tratta  l’originale menu – ricordo facendo un analisi approfondita sulle portate dei cibi e vini serviti per l’occasione. La rivista termina  con il riporto di una accurata tabella  eseguita da Rocco Casella, sulle esportazioni  dei principali prodotti biellesi, nei principali paesi di destinazione.

“Rivista Biellese”via Marconi 26a Biella www.docbi.it

  

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Articolo pubblicato il 23/02/2020