Rimini - La Madonna Diotallevi

La vicenda storico-critica del dipinto ad olio su tavola eseguita nel periodo giovanile da Raffaello e conservata a Berlino presso la Gemäldegalerie

Durante l’anno raffaelliano, che andiamo per vivere la  ricorrenza dei cinquecento anni della scomparsa del grande artista:  Raffaello Sanzio, sicuramente avremmo molte mostre, si preannuncia quella imponente alle Scuderie del Quirinale in apertura in primavera, alle tre programmate a Perugia e così via. Un altro settore  prolifero sarà l’editoria, oltre ai cataloghi che accompagneranno le esposizioni avremmo molte pubblicazioni specifiche.

Una da tenere in evidenza e non lasciarsela sfuggire è quella, giunta in libreria in questo periodo,  è quella  dello  studio  eseguita dallo storico Giulio Zavatta sul quadro di   ”Raffaello la Madonna Diotallevi” ( 135 pp. riccamente illustrato € 35.00),  pubblicata dalla casa editrice riminese edizioni NFC. Perché Madonna di Diotallevi?

“Molte opere di Raffaello e in particolare le sue Madonne – scrive Giampiero Piscaglia Assessore alla Cultura di Rimini, nella presentazione del volume - sono oggi note e si distinguono per una sorta di patronimico che generalmente attesta il cognome dell’ultimo proprietario prima del loro definitivo ingresso nei grandi musei del mondo.  Si tratta di un uso non infrequente  e, specialmente per i capolavori , riguarda anche altri artisti, ma mai in maniera così sistematica come per Raffaello”.  

Attorno a questo meraviglioso quadro portato in evidenza dal  prezioso volume di  Giulio Zavatta (Storico dell’Arte e docente universitario a Venezia) ruota attorno ad  una critica dei più importanti nomi della storia dell’arte, che quasi tutti la ritengono autografa. Considerando le sue peculiarità, non è mancato chi come, Adolfo Venturi, volle riconoscerla come opera di una personalità altra da Raffaello o dal maestro Perugino, ipotizzando l’esistenza di un “Maestro della Madonna Diotallevi”.  

Roberto Longhi ha invece insistito sulle differenze che si possono osservare tra la “Madonna, più primitiva e peruginesca, e le figure del Bambino e san Giovannino, che sembrano  quantomeno prefigurare il periodo fiorentino del Sanzio: la tavola sarebbe stata dipinta a più tornate. Se la vicenda critica del dipinto, comprensibilmente, può annoverare decine di opinioni e testi redatti dai più importanti critici, la sua storia collezionistica - che le dà il nome - è rimasta pressoché sconosciuta, in conseguenza della sua vendita avvenuta tra il 1841 e il 1842.  

Giulio Zavatta  autore del libro:”Raffaello La Madonna Diotallevi delle edizioni NFC, ricco di tante  belle immagini, ricostruisce la vicenda di questo ad olio eseguito dal giovane Raffaello. Questo dipinto risale al periodo in cui Raffaello subiva ancora l’influsso del suo maestro, Pietro Perugino. È un olio su tavola del periodo giovanile conservato presso la Gemäldegalerie di Berlino. Venne acquistata per il museo nel 1842 da Gustav Friederich Waagen, storico dell’arte, conoscitore, docente della prima cattedra di storia dell’arte istituita all’Università di Berlino e primo direttore del Königliche Mueum della capitale prussiana. 

Lo studioso su suggerimento di Giovanni Rosini, l’aveva vista a Rimini in casa di Audiface Diotallevi, noto collezionista d’arte, dove era custodita come opera di Perugino. Intuendone il grande valor, avendo compreso che si trattava invece di un’opera  giovanile di Raffaello. Waagen sollecitò il finanziamento per l’acquisto ritenendo che il quadro riminese, appena fosse giunto sul mercato, sarebbe stato “uno dei più richiesti del mondo”.

La pubblicazione è stata possibile grazie al sostegno del Comune di Rimini, Università Ca’ Foscari Venezia(Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali),Crédit Agricole,Fondazione Cassa Risparmio di Rimini, Regione Emilia-Romagna.

Giulio Zavatta, riminese, storico dell’arte e dell’architettura, è ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove tiene gli insegnamenti di Storia dell’Arte Moderna e metodologia della Ricerca storico artistica. È autore di numerose pubblicazioni-monografie o articoli editi nelle principali riviste scientifiche - sull’arte e architettura del Cinquecento, sul disegno antico e sulla critica d’arte.

“Raffaello La Madonna Diotallevi” a cura  di Giulio Zavatta, 135 pp. ill. colori NFC Edizioni Rimini 2019, prezzo di copertina €35.00

 

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Articolo pubblicato il 24/02/2020