Storia postale del Regno di Sardegna: Le lettere «in corso particolare» e i «cavallini»

Ricerca di Francesco Aragno - Seconda Parte - Seconda Puntata

La Carta Postale Bollata dell'emissione provvisoria rimase valida sino a tutto il mese di gennaio 1820 e ne era permesso il cambio con quella definitiva entrata in vigore il 1° gennaio di quell'anno.

 

Il Manifesto Camerale del 13 novembre 1819 "portava notificanza che la distribuzione dell'attuale Carta postale  bollata provvisionale cesserà con tutto dicembre prossimo; e che comincierà ad aver luogo dal primo gennaio 1820 la distribuzione della Carta postale filigranata bollata a secco, con alcune provvidenze relative."

La filigrana, di un unico tipo, presentava nel centro del foglio un cerchio con l'aquila sabauda rivolta a sinistra, colla croce sul petto e la corona in testa, lungo i bordi la scritta "Direzione Generale delle Regie Poste". Attorno al foglio, disposta a cornice, due filetti di inquadratura contenenti la scritta "Corrispondenza autorizzata in corso particolare per pedoni ed altre occasioni" e con le parole intercalate da tratti di greca.

Gli elementi che definiscono le diverse filigrane sono:

- Il numero dei meandri della greca nelle varie posizioni,

- La larghezza della greca,

- L’aquila e la corona.

Nella tabella del Sella sopra riprodotta i diversi tipi di filigrana sono indicati con lettere maiuscole; nelle colonne contrassegnate con lettere minuscole sono indicati i numeri di meandri delle greche nel modo seguente:

a)     numero di meandri ascendenti nella greca, lato superiore, angolo di sinistra,

b) numero di meandri ascendenti lato superiore tratto centrale

c) meandri uscenti verso destra, tratto superiore, lato destro,

d) meandri uscenti verso destra, tratto inferiore, lato destro,

e) meandri discendenti verso il basso, tratto centrale, lato inferiore;

f) nelle restanti tre colonne sono indicate le caratteristiche significative dei tipi di greca, dell’aquila e della corona secondo le figure qui riprodotte:

La Carta Postale Bollata pare non incontrasse molto il favore del pubblico ed era usata meno del previsto: si preferiva ancora portare le lettere nell'Ufficio postale per la bollatura ed il pagamento della tassa.

Uno dei motivi era anche il fatto che, per certe distanze, la spedizione con Carta Postale Bollata era più cara: per le distanze fra 10 e 15 miglia, fra 24 e 34 e fra 100 e 125 la tassa pagata nell'Ufficio di Posta coincideva con quella della carta postale bollata, in tutti gli altri casi, portando la lettera a bollare nell'Ufficio si realizzava un risparmio tra i 5 ed i 25 centesimi.

 

Francesco Aragno - Seconda Parte - Seconda Puntata - Continua

 

 

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Articolo pubblicato il 14/03/2020