Grosseto – Un sogno che diventa realtà

Il restaurato Museo delle Clarisse accoglie la collezione che Gianfranco Luzzetti, ha donato alla città

Una splendida realtà raccontata con una prestigiosa pubblicazione in bilingue italiano - inglese  edita dalla Silvana Editoriale:”La Collezione Gianfranco Luzzetti, curata da Mauro Papa (239 pp. €30.00, fotografia copertina).   Eccezionali  capolavori  conservati negli accoglienti restaurati spazi del Museo delle Clarisse di Grosseto, sono riportate nelle pagine  del libro con  suggestive immagini, che mettono in risalto le opere che il celebre antiquario Gianfranco Luzzetti, di origini maremmane ha donato alla città di Grosseto.

Scrive nel  saggio  Gianfranco Luzzetti: “L’istituzione di questo museo è la realizzazione di un sogno. Un sogno che mi porto dietro da quando, ragazzo, lasciai la Maremma per avventurarmi nel mondo. Sapevo che sarei tornato e che avrei restituito qualcosa d’importante alla splendida terra che mi ha dato i natali …”.

Mauro Papa (Direttore del Polo Culturale Le Clarisse  e della collezione  Luzzetti:“L’istituzione del nuovo Museo Collezione Gianfranco Luzzetti di Grosseto rappresenta un  evento fondamentale per la storia  culturale della città, principalmente per due motivi. Il primo riguarda il recupero, nella sua integrità, di un monumento importante come l’ex convento delle clarisse.

Il secondo motivo riguarda l’acquisizione alla collettività - continua Mauro Papa - di un prestigioso patrimonio d’arte antica: il museo ospita 64 opere donate da Luzzetti nel maggio del 2018 – vengono descritte e commentate in questo catalogo - tra le quali  sono da citare capolavori riferibili ad Antonio Rossellino, Gianbologna, Corrado Giaquinto, Pier Dandini e tante altre opere di artisti eccellenti. 

Il corpus principale della collezione Luzzetti a Grosseto riguarda l’arte fiorentina del Seicento. Monsignor Rodolfo Cetoloni Vescovo di Grosseto:”La produzione artistica, in ogni epoca e nei diversi stili, in molte circostanze è stata ed è un veicolo privilegiato per narrare la bellezza di Dio e la bellezza dell’uomo. L’arte ha questa straordinaria capacità”. Tutte opere di grande importanza e qualità, firmate da autori che il grande pubblico conosce ancora poco perché l’interesse per la fase barocca dell’arte fiorentina, essendo Firenze celebrata soprattutto per il periodo rinascimentale, ha tardato a manifestarsi e maturare.

Ma chi è il grande collezionista Gianfranco Luzzetti?

Una piccola descrizione tratta dal saggio di Mauro Papa. “Luzzetti nasce a Giuncarico, cittadina nel cuore della Maremma toscana. Dopo essersi trasferito a Grosseto, Luzzetti si stabilisce prima a Roma, dove prosegue gli studi ed entra in contatto con il mondo dell’arte, a Milano termina il servizio militare e nel 1959 sempre a Milano, Luzzetti apre un piccolo negozio di arti decorative, dedicandosi poi al commercio di dipinte e sculture antiche. Le sue preferenze, in questo periodo, sono legate ai fondi oro e alle opere rinascimentali. Diventato egli stesso un appassionato e competente collezionista, sposta la sua attività nel luogo più prestigioso della città milanese: via Montenapoleone.

Da questo momento le relazioni dell’antiquario toscano con i direttori dei maggiori musei del mondo si intersecano con quelle degli intellettuali più celebri dell’epoca. Luzzetti organizza grandi mostre d’arte antica in tutta Italia: a Palazzo Grassi in Venezia, al Palazzo Reale di Milano, nei primi anni Ottanta del secolo scorso, ormai conosciuto a livello internazionale si trasferisce a Firenze nel duecentesco palazzo di via Borgo San Jacopo, che rappresenta la sede della nuova galleria e la personale casa – museo che accoglie ancora oggi la sua importantissima collezione d’arte privata.

Nel capoluogo toscano ha contribuito al rinnovamento della Biennale Mostra Mercato di Palazzo Strozzi alla riscoperta del “Seicento fiorentino”, insieme ad importanti storici dell’arte: Piero Bigongiari e Mina Gregori. Dopo la chiusura della sua galleria, Luzzetti si dedica all’attività editoriale pubblicando prestigiose monografie, e al progetto di promozione culturale e mecenatismo che coinvolge la sua città d’origine: Grosseto ( chi volesse approfondire la sua vita lo può fare  con l’interessante libro sulla sua  autobiografia uscita nel 2018 “In volo coi gabbiani. Memorie di un antiquario collezionista”).

Non c’è una grande collezione d’arte che non abbia dietro una grande storia”. Il  volume-catalogo inizia  con i saluti delle istituzioni ( che tutte hanno contribuito alla realizzazione di questo grande progetto), si divide poi  in due parti, nella prima parte riporta saggi del curatore Mauro Papa  sulla storia  del convento e il rapporto con la città delle Clarisse, saggi del collezionista di Gianfranco Luzzetti, il recupero l’allestimento museale dell’edifico svolto con scritti di Cecilia Luzzetti e Andrea Marchi.

Nella seconda parte  sono riportate  le opere presenti nel  percorso museo ( ognuna è accompagnata da una scheda descrittiva di uno studioso);  maioliche antiche (Lucia Ferri, Francesca Perillo), gli arredi (Claudia Ganci), completa il libro  una ricca bibliografia.

Nel saggio finale di Gianfranco Luzzetti  scrive:“un opera riesce sempre a far gioire, godere riflettere e vivere in profondità”. Lo si può riscontrare attraverso le immagini dei capolavori, riportati in questo splendido e accurato  volume

“La Collezione Gianfranco Luzzetti ,nel Museo delle Clarisse di Grosseto”, a cura di Mauro Papa239 pp. ill. colori, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019, €30.00

 

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Articolo pubblicato il 07/03/2020