L'angolo delle curiosità - Il bicchiere della staffa

Danilo Bruni per Civico20News

Il bicchiere della staffa.

Quando in passato i nobili invitavano nei loro palazzi gli amici, i pranzi e le bevute si alternavano a lunghe battute di caccia.

Attività che si protraevano per tutto il periodo dell’ospitalità, anche per giorni interi.

Ma prima o poi veniva il momento del commiato e quando gli invitati, già in groppa ai loro cavalli, erano pronti a partire per tornare alle loro case, i servitori portavano vassoi colmi di coppe di vino o di bicchierini di liquori per un ultimo brindisi.

Questo rito venne presto chiamato il bicchiere della staffa, perché si beveva a cavallo quindi con le briglie in mano e i piedi nelle staffe.

È un modo di dire che si è diffuso anche tra le persone comuni, tra chi non possedeva un cavallo e il bicchiere della staffa lo beveva prima di lasciare le osterie.

Si usa ancora ai giorni nostri, nonostante i cavalli siano scomparsi dalle nostre strade, come citazione nostalgica di un tempo che non c’è più.

 

Danilo Bruni

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Articolo pubblicato il 28/04/2020