Coronavirus, Boris Johnson ricoverato con febbre alta e tosse. In isolamento la compagna (incinta).

Come sta Boris Johnson? Mica tanto bene: ieri sera è stato addirittura ricoverato in ospedale. «A scopo precauzionale», dicono. Si dovrà sottoporre a dei controlli perché «continua ad avere persistenti sintomi da coronavirus».

 

Il premier britannico era arrivato all’undicesimo giorno di isolamento in una stanzetta di Downing Street: e non dava segni di miglioramento. Sarebbe dovuto riemergere venerdì scorso, dopo una settimana di quarantena: ma continuava ad avere la febbre alta. E con la sua temperatura sta salendo anche la preoccupazione fra i ministri del governo.

Altro che i «sintomi lievi» di cui aveva parlato all’inizio. Boris «ha preso una mazzata in testa», rivelano i giornali inglesi: e c’è chi racconta che continuava a «tossire e sputacchiare» durante le video-riunioni con il suo team. Le immagini che rimbalzavano in questi giorni da Downing Street mostravano in effetti un primo ministro dall’aria disfatta, con i capelli ancora più scompigliati del solito. E considerato che non è più nel fiore degli anni — ne ha 55 — i timori sono legittimi: i medici avvertono che una febbre alta per un periodo così lungo potrebbe degenerare in polmonite.

 

A contribuire alla sua mancata ripresa c’è anche il fatto che Boris non si è concesso un solo momento di riposo: e tuttavia, dato il suo forzato isolamento, la disciplina del governo comincia a sfuggirli di mano. Mentre lui stava rinchiuso nella soffitta di Downing Street, ai piani di sotto i ministri si azzuffavano.

 

Corriere della Sera

 

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Articolo pubblicato il 05/04/2020