L'angolo della satira del prof. Giancarlo Pavetto - Lettera di un futuro carcerato

Il diktat emanato dalla presidenza dell’Unione Europea a protezione dell’Italia

Dopo lunghe e minuziose ricerche condotte con la collaborazione dell’FBI, sono riuscito ad avere in anteprima assoluta il testo delle “disposizioni obbligatorie e non discutibili” che la Presidente dell’Unione Europea, Ursulina van der Leyen, intende emanare per la salvaguardia della salute dei sudditi di quelle nazioni che ancora fanno parte dell’organizzazione.

A pagina 15, al capitolo 3, paragr. 281, commi 13 e 18bis (che sembra scritto  di sua mano dall’avv. Conte e dalla ciurma grillina, ndr ) e che recita : “Obblighi da osservare rigorosamente e compiti tassativi per il governo italiano”, si può leggere che “anche dopo l’avvio della fase tre, non potrà decadere la disposizione che oggi sancisce la detenzione domiciliare di tutti quei sudditi che abbiano superato l’età di anni settanta (70)”. Potranno uscire di casa solo per gravi motivi di salute, ma sempre accompagnati da equipe di medici ed infermieri. Non potranno frequentare bar, ristoranti, banche, luoghi di culto (un’eccezione è prevista per il papa) od altri edifici pubblici.

Questo almeno fino alla fine dell’anno corrente, ma prorogabile anche per gli anni successivi.

Dovranno portare bene in vista sulla giacca un grande distintivo che porta una sigla (GV) che significa grande vecchio, e tutti gli esercizi commerciali in cui verranno sorpresi questi malvagi ultrasettantenni verranno chiusi a tempo indeterminato ed assoggettati a multe milionarie incamerate dai partiti di  governo.

Dovrà venire anche istituito un corpo speciale di polizia, dal nome di mi.pop.san, milizia popolare sanitaria, organizzato dalla Lamorgese sul modello dei vopos che presidiavano il muro di Berlino.

I mi.pop saranno armati con mazze da base-ball e pistole elettroniche dette thaser, e solo in qualche caso dovranno mettere in evidenza i kalashnicov. A loro verrà affidato il compito di vigilare su quegli anziani che fossero sorpresi a correre ed a camminare sui viali, sui giardini, sulle spiagge ed anche all’interno delle chiese. E anche infine ad arrampicarsi sugli alberi.

Anche aerei, elicotteri, droni, automobili veloci e motoscafi da corsa, potranno essere impegnati per dare la caccia a chi viola le disposizioni imposte dalla van der Leyen.

Se sorpresi in fragranza di reato, gli ultrasettantenni verranno subito ammanettati ma non potranno essere messi agli arresti domiciliari equiparandoli a delinquenti comuni. Dovranno invece essere assoggettati agli usi tipici della cultura germanica, ossia a quelle tradizioni che si ispirano al proclama sempre attuale che recita “Deutscland uber alles”.

Con questa chiara visione, dovrà essere affrontato  il problema di dove internare gli ultrasettantenni,  condannati per violazione degli obblighi imposti dalla van der Leyden ed accolti con grida di giubilo da bolsi euroburocrati, iniettati nelle strutture di Bruxelles dal partito democratico, come il Sassoli ed il Gentiloni.     

La presidenta dell’Europa, ed i segugi che gli stanno intorno, hanno deciso di lasciare carta libera ai singoli stati europei sulla destinazione degli ultrasettantenni sorpresi in fragranza di reato.

Anche se ben pochi, tra i ministri piddini e quelli a cinque stelle, il cui livello culturale è uniforme, sanno chi è stato Altiero Spinelli (l’uomo che sognava l’unione europea come una sottospecie di Shan gri là), qualcuno più dedito alla cultura, ha sentito parlare delle spiagge dell’isola di Ventotene. Perché non internare in qualche isola quegli anziani combattenti della resistenza?

Anche su questo, come su tutto il resto, piddini e grillini si sono messi a litigare. C’era chi proponeva Ventotene, chi Ponza, chi Capri, chi Pantelleria. Non Lampedusa, che doveva essere riservata esclusivamente agli arrivi dei barconi.

Si è presa la decisione di fare il solito “tavolo” ma gli orientamenti delle ultime ore pare volgano verso  un altro tipo di soluzione : quella di recludere gli ultrasettantenni ribelli in campi detti di rieducazione (la Merkel si è opposta tassativamente a definirli “campi di concentramento” perchè non vuole che i suoi nonni vengano ricordati), dove potranno essere  rieducati con la visione dei volti sereni del Mattarella e del Conte, e l’ascolto di conferenze di statisti del calibro di Fico, Di Maio, Speranza, Faraone, Zingaretti, Cassese, Vito Crimi, Toninelli  ed altri, di cui la nazione abbonda in ogni campo del sapere.

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/04/2020