Una ripresa parziale e responsabile per il ritorno alla vita

Questo il senso del progressivo riavvicinamento alla normalità

“The Day After mostra la vita di semplici persone legate al loro nucleo familiare ed estranee a ogni decisione governativa”. 

Il fatto è che le suddette finiscono col determinare il cambiamento della vita e non soltanto delle personali abitudini.

Ma la storia insegna che l’essere umano, tranne rarissime eccezioni, ha sempre esaltato la rappresentanza di coloro che, sulla carta, determinano una maggioranza di dominio più che di governo della “cosa pubblica”.

Ed oggi ci troviamo alla vigilia di una svolta che può essere determinante per il prosieguo di quella stessa vita della quale abbiamo il massimo rispetto quando aleggia l’angoscia di perderla: un senso di smarrimento che colpisce tutti, ancor più coloro che temono il dissolversi dei privilegi scaturiti da "democratiche espressioni del popolo" (?).

Ma forse quest’ultimo paragrafo sa di antico ed esprime l’ormai desueto patto di conservazione che, un tempo, scaturiva dai suffragi elettorali, oggi più che mai sostituiti da artifizi politici che sono il vero strumento essenziale per mettere a segno successivi e determinanti giochi di potere.

E l’emergenza che sta compromettendo il potere materiale è lo specchio di quanto l’essere umano non tenga in prima considerazione il bene degli altri ancor più del proprio.

Un dovere che ognuno di noi dovrebbe, sì dovrebbe perché da qualche tempo il condizionale e d’obbligo, mettere al primo posto nel potere che colpisce, anziché privilegiare, l’esistenza dei meno fortunati, di coloro che vengono sacrificati sull’altare del decisionismo che non rispetta i diritti di tutti indistintamente.

Domani sarà il banco di prova della maturità che dovrebbe, ed ancora uso il condizionale, mettere alla prova il senso di sopravvivenza di ognuno di noi in parallelo, per quanto non sia facile, con le disposizioni governative centrali che oggi procedono con "navigazione a vista" spesso condizionata dagli inchini riverenziali di schettiniana memoria.

E le autonomie regionali sono la garanzia di presenza sul territorio, di quel contatto diretto che studia e risolve le problematiche del popolo non solo in condizioni di emergenza.

Da domani si applicherà la vera prova di autocertificazione, quella che viene dalla coscienza individuale, dal cuore e dall’anima.

 

 

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Articolo pubblicato il 03/05/2020