Coronavirus in Piemonte. Ancora morti, ma con minori contagi e ricoveri in ospedale. La giunta regionale approva gli indirizzi per la fase 2 dell’emergenza sanitaria

AGGIORNAMENTO DEL 16 MAGGIO: I tamponi processati in Piemonte rispetto a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ancora pasticci a Torino per la distribuzione delle mascherine. Il dato nazionale

Desta ancora attenzione la situazione dei decessi e dei contagi, seppur in riduzione in Piemonte. Si attende di verificare se la maggior elasticità neI contatti e spostamenti potrà incidere ed in quale misura sulla recrudescenza della morbilità.

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.149 (+553 rispetto a ieri): 1.028 (+53) in provincia di Alessandria, 450 (+17) in provincia di Asti, 508 (+11) in provincia di Biella, 1.132 (+34) in provincia di Cuneo, 1.018 (+78) in provincia di Novara, 5851 (+310) in provincia di Torino, 508 (+37) in provincia di Vercelli, 555 (+9) nel Verbano-Cusio-Ossola, 99 (+4) provenienti da altre regioni.

Altri 3.527 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Scendono a 27 ( sei meno di giovedì) i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 al momento registrati nella giornata di giovedì (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

A seguito della necessità di un puntuale allineamento dei dati con il Ministero, è stato richiesto alle Asl l’inserimento dei dati che erroneamente le stesse Asl non avevano ancora registrato in piattaforma: sono cosi risultati ulteriori 37 decessi risalenti al mese di aprile.

Il totale è ora di 3557 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:  614 Alessandria, 212 Asti, 171 Biella, 324 Cuneo, 302 Novara, 1.581 Torino, 196 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 35 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 29.346 (+137 rispetto a giovedì ) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3779 in provincia di Alessandria, 1.723 in provincia di Asti, 1.022 in provincia di Biella, 2.679 in provincia di Cuneo, 2565 in provincia di Novara, 14.896 in provincia di Torino, 1.235 in provincia di Vercelli, 1.093 nel Verbano-Cusio-Ossola, 251 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 103 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 108 (-8 rispetto a giovedì), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 1593 (-182 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9412.

I tamponi diagnostici finora processati sono 239.507, di cui 132.346  risultati negativi.

La Giunta regionale recepisce gli atti di indirizzo per la gestione della Fase 2 dell’emergenza sanitaria e l’accordo integrativo con i medici di medicina generale che estende in modo capillare la rete di sentinelle del contagio sul territorio.

Si tratta delle indicazioni strategiche e operative che raccolgono e sviluppano i suggerimenti pervenuti dai Gruppi di consulenza sulla riorganizzazione della Medicina territoriale e della rete ospedaliera, oltre che sul tracciamento attivo e sulla sorveglianza epidemiologica del covid19.

“L’esperienza emergenziale di questi mesi – osserva l’assessore Icardi – ha messo in evidenza le criticità del sistema sanitario regionale, ma anche le sue straordinarie professionalità e capacità operative. Stiamo lavorando su tutti i fronti per migliorare le potenzialità della Sanità regionale, fermo restando che la battaglia contro il covid19 non si vince se non con la collaborazione di tutti. La prima urgenza è contenere il contagio, e qui è necessario che ognuno faccia la propria parte, attenendosi scrupolosamente alle norme di sicurezza e prevenzione”.

In particolare, nel documento sono indicate nel dettaglio le misure rivolte sia alla graduale ripresa delle attività sanitarie (chirurgiche, ambulatoriali, pronto soccorso, specialistiche, assistenza territoriale e sospensione delle misure di isolamento), sia al tracciamento attivo dei contatti e al contenimento covid-19, attraverso il percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale e la sorveglianza epidemiologica.

In risposta ad un articolato intervento del professor Salizzoni, da noi riportato ieri mattina, l’assessore Marnati ha inteso  ritornare sull’annoso problema dei tamponi con dovizia di particolari, ribadendo che rispetto al numero totale dei tamponi processati, il Piemonte ha la percentuale più alta di singole persone tracciate con il test virologico, rispetto a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, “I numeri parlano chiaro - spiega l’assessore regionale alla Ricerca applicata per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati - su 232.682 tamponi processati totali fino ad oggi sono 158.112 le persone tracciate. Una percentuale altissima pari al 68%. La Lombardia ha il 59%, l’Emilia Romagna il 64% mentre il Veneto il 54%. Questi numeri ci dicono che il Piemonte ha usato meglio di tutti i tamponi a disposizione”. I dati sono ricavati dall’ultimo report diramato dal ministero della Salute.

Respingiamo pertanto l’attacco politico di un esponente del Partito democratico – aggiunge Marnati - che ci critica sul fatto che i nostri tamponi vengano usati per certificare le guarigioni e non per isolare i positivi. Purtroppo i numeri, che non sono una opinione, dicono il contrario. Concordiamo sul fatto che per gestire e convivere con il virus nella fase 2 siano necessari più tamponi: infatti abbiamo già da settimane un piano per riaprire i laboratori chiusi qualche anno fa e per potenziare tutti quelli esistenti”. Secondo Marnati “oggi il Piemonte ha una buona capacità, ma è pronto a raddoppiare le potenzialità a breve. Il Piemonte - aggiunge - è la regione italiana con le miglior performance”.  

Si è completamente incartato il sistema escogitato dalla Città di Torino per la consegna delle mascherine fornite dalla Regione Piemonte, tramite gli amministratori degli stabili. Nonostante le garanzie date nei giorni scorsi, in consiglio comunale, l’assessore Unia ha dovuto arrendersi. Al momento stop della consegna delle mascherine. I torinesi possono attendere

Il dato nazionale

Altri 242 morti in Italia per coronavirus. Lo rende noto la Protezione Civile. In totale, le vittime sono 31.610. I guariti sono 120.205, 4.917 in più rispetto a ieri. I casi attualmente positivi sono 72.070. In isolamento domiciliare 60.470 persone (-4.062), mentre 10.792 pazienti (-661) sono ricoverati con sintomi e 808 (-47) sono in terapia intensiva.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 16/05/2020