L'Associazione Nazionale Carabinieri di Acqui Terme (AL) in emergenza Covid-19

L'Italia ce la farà a rialzarsi grazie a persone che operano in modo disinteressato al solo scopo di aiutare il prossimo e sopperire alle varie necessità emergenziali

Fonte: Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) di Acqui Terme (AL)

 

Nel sistema di protezione civile, sia a livello comunale che a livello provinciale e regionale, partecipa attivamente l’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) di Acqui Terme.

A livello comunale sono attive due squadre di volontari A.N.C. dedite alla distribuzione dei pasti, mentre a livello provinciale si provvede al trasporto di personale sanitario tra gli ospedali di Ovada e Tortona ed alla confezione di mascherine in tessuto tramite 40 volontari, prevalentemente donne, sparsi in diversi comuni.

Anche nonna Piera, anni 92, di Cassine e una ragazzina di 10 anni, Emmina, di Terzo, partecipano alacremente e con gioia a questa iniziativa.

Le mascherine confezionate finora sono 3.000, cifra ragguardevole che comunque si incrementa ogni giorno.

È noto che il distanziamento sociale e la frequente pulizia delle mani sono condizioni fondamentali per contenere e ridurre la diffusione del corona virus; ma è altrettanto nota l’importanza dell’uso delle mascherine perché ne contribuisce il contenimento.

Lasciando agli esperti le spiegazioni specifiche sul tipo di mascherine, tutti concordano su strategie di emergenza consistenti nel creare una barriera meccanica; pertanto, che si tratti di una bandana, di un foulard o sciarpa, a fare la differenza è la trama della stoffa: più è fitta, meglio protegge, ma deve anche consentire di respirare.

Inoltre deve coprire bene sia la bocca che il naso.

Comunque, la solidarietà nazionale e internazionale e la creatività imprenditoriale emergono spontaneamente a fronte di una purtroppo lacunosa e ingente carenza di dispositivi di protezione.

In questo ambito, l’A.N.C. di Acqui Terme si è attivata dall’inizio della pandemia in modo considerevole.

Oltre alla produzione di mascherine in tessuto, altre iniziative dell’A.N.C. hanno subito comportato benefici frutti:

  • L’Istituto di Fisica delle Alte Energie, dell’Accademia Cinese delle Scienze, tramite l’ing. Ranucci Gioacchino del C.N.R. Italia, ha donato gratuitamente all’A.N.C. di Acqui 1.000 mascherine. A sua volta l’A.N.C. le ha devolute alla F.A.N.D. provinciale (Federazione tra le 7 Associazioni Nazionali per le persone con disabilità). Ne fanno parte: Unione Ciechi, Ente Sordi, A.N.M.I.C. (invalidi civili), A.N.M.I.L. (Invalidi per lavoro), U.N.M.S. (Invalidi per Servizio), A.N.G.L.A.T. (Ausili Automobilistici), A.R.P.A. (autistici).

Il Presidente Provinciale dott. Giovanni Barosini, nel provvedere al ritiro e alla successiva distribuzione tra le 7 Associate, ha ringraziato i volontari dell’A.N.C. per la scelta di offrire le mascherine ai disabili, persone particolarmente penalizzate e più fragili.

  • Su un altro fronte sempre in emergenza, l’A.N.C., venuta a conoscenza della necessità di visiere trasparenti in PVC per personale sanitario sprovvisto di tali dispositivi, nel giro di poche ore ha rintracciato un giovane ricercatore alessandrino, Fabio Trotti.

Costui, in possesso di una stampante in 3D, ha provveduto alla realizzazione di 12 mascherine in PVC e le ha donate gratuitamente all’A.N.C. di Acqui, in quanto detta produzione fa parte di un progetto pilota finanziato da privati per sopperire alle varie necessità. Queste visiere sono state donate dall’A.N.C. a personale di un ente ospedaliero.

Sorge spontaneo un commento, che può anche essere non condiviso: l’Italia, nonostante carenze, impreparazione e burocrazia imperante, ce la farà a rialzarsi grazie a queste generose, intraprendenti, capaci ed efficienti persone che con spirito d’iniziativa e di vero volontariato, operano in modo disinteressato al solo scopo di aiutare il prossimo e sopperire alle varie necessità emergenziali.

L’A.N.C. intende fare tre importanti precisazioni:

  • 1) tutta la produzione di mascherine in tessuto viene realizzata con il contributo di tanti benefattori, che forniscono gratuitamente tutto il materiale necessario. È incredibile la provvidenza disinteressata.
  • 2) le mascherine non vengono distribuite “porta a porta”, ma solo offerte gratuitamente a chi ne fa richiesta e tramite circuiti sicuri quali farmacie, negozi, case di riposo.
  • 3) Siamo riusciti a trovare un modo di autofinanziamento senza chiedere denaro, e pertanto non facciamo raccolta fondi…… È una grande cosa in un periodo in cui tutti chiedono!  

Aiutare gli altri, aiuta anche sé stessi.

 

 

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Articolo pubblicato il 20/05/2020