John Keats: L’uomo il cui nome fu scritto nell’acqua

Il ricordo del celebre scrittore dell’800 che scelse l’Italia

Oggi ripercorriamo la vita di John Keats, poeta britannico considerato unanimemente uno dei più significativi letterati del Romanticismo, nacque a Londra ma trascorse gli ultimi anni della sua vita nel nostro bellissimo paese.

Keats è considerato uno dei più significativi letterati del Romanticismo e la sua produzione artistica fu influenzata fortemente da Fanny Browne, sua amata e musa, conosciuta a casa di amici nell’ottobre del 1818.
Gran parte delle sue opere sono infatti datate 1819.

John Keats arrivò in Italia con la dubbia speranza che il clima temperato riuscisse a mitigare i sintomi della tubercolosi di cui soffriva e che due anni prima si era portato via il fratello Tom.

Era stato un medico prima che un poeta, intuì quindi l’efficacia che avrebbe portato per la sua malattia allontanarsi dalla fredda campagna inglese per l’inverno. Così partì.

Keats si imbarcò alla volta di Napoli nel settembre 1820 da Gravesend, dove il Tamigi sfocia nel Mare del Nord, accompagnato dall’amico pittore Joseph Severn.

Fu un viaggio lungo e burrascoso al quale seguì per Keats un periodo di quarantenne a Napoli per una sospetta epidemia di colera esplosa nel frattempo a Londra.

I due arrivarono a Roma a metà novembre e non trovarono il clima mitigato che avevano immaginato. Keats capì subito l’inutilità di quel lungo viaggio.
Dimorarono al civico 26 di Piazza di Spagna, oggi museo.

Qui Keats ebbe il tempo di riflette alla sua fine, sempre più vicina a causa degli aggravamenti della tubercolosi, e dettò all’amico le sue ultime volontà:

Alla sua morte, avrebbero dovuto mettere le ultime lettere di Fanny (che non ebbe il coraggio di aprire) nella bara, sulla quale non volle né nome né data ma un breve e intenso epitaffio che riportiamo di seguito:

“Questa tomba contiene i resto mortali di un giovane poeta inglese che, sul letto di morte, nell’amarezza del suo cuore, di fronte al potere maligno dei suoi nemici, volle che fossero incise queste parole sulla sua lapide: ‘Qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell’acqua’”

John Keats morì il 23 febbraio 1821 e il fidanzamento con Fanny rimase a lungo segreto, poiché la famiglia di lei non avrebbe approvato un matrimonio con un poeta tanto cagionevole e squattrinato.

Solo nel 1878 vennero pubblicate le prime lettere tra i due amanti, belle e struggenti.
In una di queste il poeta si stupisce di quanto il loro incontro possa averlo cambiato e dice: “Mi hai incantato con un potere al quale posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso ‘di ragionare contro le ragioni del mio amore’. Non posso farlo più, il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te.”

 

 

 

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Articolo pubblicato il 28/05/2020