In Italia può ancora esserci spazio per “l’Uomo libero”

Civico20News intervista il dottor Edoardo Lucio Jannelli

Stiamo vivendo un momento difficile e non solo a causa dei postumi del Covid -19. Molti parlano di ricostruzione, non solo materiale, ma etica, di riscossa dell’Uomo, di analisi profonda di problemi annosi, di rigenerazione della Politica, il tutto rivolto  alla ripresa, all’inderogabile esigenza di voltar pagina.

Ne parliamo con Edoardo Lucio Jannelli, uno studioso che, con gli amici del Tea Party, da anni ha le idee chiare sui mali italiani e su ciò che potrebbe rendersi indispensabile per risalire  la china. 

-Dottor Jannelli, ormai, in clima di pandemia, in molti parlano al presente e giustamente si guarda al futuro, con buone premesse, ma conclusioni, ahimè divergenti, con il distinguo tra pubblico e privato che “alcuni” politici non riescono a superare. Ma lei di progetti per diagnosticare i mali italiani, ne aveva da tempo.

Si, e vorrei fare una premessa. In Italia pubblico è sinonimo di statale (ai più) e privato è sempre altro (non apprezzato, in genere).

Ecco perché si è pensato ad un convegno in cui si parli di privato, di pubblico e di statale dal titolo “Mecenate, Res Publica e Statalismo: dove la Libertà e dove la Schiavitù?”.

-Ottimo, potrebbe darci l’anteprima?

Chiaramente la data è da destinarsi, ma si può già dire che il convegno sarà realizzato a Torino. Nato da un’idea della pagina amatoriale “Il Polo degli Individui”, sarà un evento Tea Party.

Si è comunque nel frattempo pensato di sviluppare una sorta di introduzione virtuale nell’attesa della data: tra i post della pagina Facebook “15 Aprile e la Culla Dell’Ingegno” è stata già inserita la locandina insieme ad un paio di contributi originali ed altri seguiranno prossimamente in attesa dell’evento vero e proprio.

-Quindi il Covid-19 vi ha imposto una sosta, ma il vostro impegno non si è fermato. Potrebbe entrare nel merito?

La scelta di inserire i contributi dell’evento per ora virtuale “Mecenate, Res Publica e Statalismo: dove la libertà e dove la Schiavitù?” all’interno della pagina Facebook “15 Aprile e la Culla Dell’Ingegno” non è fortuita. 

-Perché?

È in quel giorno che nacque Mecenate. Ma il 15 Aprile non è solo questo e si può meglio comprendere entrando direttamente in “15 Aprile e la Culla dell’Ingegno” e scorrendone i post, ma anche leggendo lo scritto “La Culla dell’Ingegno e le Sfide del Futuro” in cui venne per la prima volta introdotta l’idea del 15 Aprile.

Se in Italia esprimersi sugli ultimi decenni più che unire, divide... se in Italia parlare degli ultimi due secoli più che unire, divide... proviamo a confrontarci sui problemi della nostra società e sulle possibili soluzioni sullo sfondo degli ultimi tre millenni.

-Quindi?

Potremmo scoprire una strada meno divisiva per tutti.

-E’ un tentativo per fare prevalere la ragione, nel momento degli slogans e degli schiamazzi?

Il grigiore copre l’Italia da troppo tempo e stanno spirando nuvole che eufemisticamente promettono nulla di buono. I rancori sono troppi, sono su troppi argomenti... forse su tutti. Urge un cambio di passo in una società che più che sembrare, è un enorme groviglio di problemi.

-A quando le prime proposte?

Anticipo che la pagina, in cui si tratteranno molteplici argomenti, aperta in sordina, dato il momento, diventerà un contenitore per rispondere ad una mancanza italiana. Su queste ultime parole mi fermo perché la risposta alla mancanza dovrebbe arrivare prossimamente. Tutto diventerà chiaro, diciamo, tra qualche settimana.

Dottor Jannelli, la ringraziamo per le anticipazioni. Ci pare un’iniziativa coraggiosa e non momentanea, degna di approfondimenti.

Restiamo in attesa delle prossime mosse.

P.S.


La pagina Facebook è raggiungibile tramite questo link:

https://www.facebook.com/15AprileCullaIngegno/?modal=admin_todo_tour

Lo scritto “La Culla dell’Ingegno e le Sfide del Futuro” è raggiungibile tramite il link:

http://www.ilpolodegliindividui.com/la-culla-dellingegno-e-le-sfide-del-futuro/

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Articolo pubblicato il 08/06/2020