Novara – Un libro della casa editrice Interlinea sui Caffè Storici d’Italia

Il caffè, rivisitato da un grande cultore del locale, dove si faceva molta lettura discussione elaborazione di idee

Il  volume di Nino Bazzetta de Vemenia, “I Caffè Storici d’Italia . Da Torino a Napoli” (foto copertina libro), pubblicato dalla casa editrice novarese Interlinea, nella collana Biblioteca del Piemonte Orientale, è Promossa dall’Università degli studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e dalla Regione Piemonte con la presentazione di Stefano Giannini, riporta il lettore moderno a fargli scoprire cos’era  per la   tradizione italiana, di un tempo il  locale del  caffè: uno spazio al cui centro stava la lettura, la discussione e l’elaborazione delle idee, un testo  capace di rinnovare ancora oggi il fascino, del locale della tazzina.

Questo libro,”I Caffè Storici d’Italia” venne pubblicato nel 1939, il suo autore Nino Bazzetta, aveva già alle spalle una lunga carriera di giornalista di costume, polemista, storico ed erudito, con un seguito di ammiratori e nemici che il suo interesse per il pettegolezzo e l’attualità gli avevano procurato, molti guai. Il libro, quando venne pubblicato era il 1939, anno XVII dell’era fascista come ricorda il frontespizio dell’edizione Ceschina, il Bazzetta,  molto  prudente, non menziona il dibattito politico, forse avendo in mente il”qui non si fa politica”che il regime aveva imposto come limite alla discussione nei locali pubblici. La pubblicazione, mantiene una linea di impegno indiretto in cui il dileggio politico verso l’autorità (molto limitato) è riservato a personaggi del passato.

Le pagine ospitano poi, numerosi epigrammi di letterati famosi  o dimenticati, di personaggi da caffè la cui memoria oggi  rivive  grazie all’autore, che riuscì a riportare nella prima edizione del libro dei caffè storici. Dunque, torna un libro di culto degli anni trenta su figure, ambienti, aneddoti ed epigrammi, con illustrazioni d’epoca, dei maggiori caffè storici italiani da Torino a Napoli: una fotografia di qualità di un aspetto della storia italiana che sta perdendo la sua specificità.

La fotografia della copertina del volume eseguita  da Irving Penn e di proprietà dell’autore riporta un gruppo di intellettuali al caffè greco di Roma da sinistra della foto si riconosce: Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Mirko, Carlo Levi, Pericle Fazzini,  Afro, Renzo Vespignani, Libero De Libero, Sandro Penna(in piedi) ,Lea Padovani, Orson Welles,Mario Mafai, Ennio Flaiano,  e Orfeo Tamburi(al centro). Dai locali risorgimentali  della prima capitale d’Italia alla Milano Belle Époque passando per i caffè delle maggiori città italiane (da Pavia a Bologna, da Padova a Venezia, da Lucca a Firenze  fino giungere al golfo partenopeo): luoghi per tutti veri salotti di cultura: perché, come scrive Valéry, « la vita di caffè non nuoce alla considerazione, perché la fanno non solo gli oziosi, ma i primi magistrati e anche i ministri».  

Purtroppo, oggi   il caffè ha lasciato il posto al bar, più adatto ritrovo in questi tempi, in cui il ritmo affrettato della vita non consente le lunghe soste davanti alla tazza. Un libro dove vengono  citati anche  i caffè che non esistono più. 

“I Caffè Storici D’Italia. Da Torino a Napoli”, di Nino Bazzetta de Vemenia, 220 pp. ill. b/n Interlinea €22.00

 

 

 

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Articolo pubblicato il 14/06/2020