No al massacro della fauna selvatica della Regione Piemonte

Comunicato del Tavolo Animali & Ambiente

Civico 20 News ospita, al fine di contribuire alla diffusione dell’informazione, il Comunicato del Tavolo Animali & Ambiente (Torino, 14 giugno 2020), costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIA, inviato dal Presidente di SOS Gaia (Rosalba Nattero – nattero@inrete.it - info@sos-gaia.org - www.animaliambiente.it), relativo  alla proposta di attuare il No alla liberalizzazione della caccia in Piemonte - Le Associazioni aderenti al Tavolo Animali e Ambiente chiedono ai Consiglieri Regionali di non autorizzare il massacro della fauna selvatica della nostra Regione”.

 

Per informazioni contattare: 338 – 71.96.000

 

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NO ALLA LIBERALIZZAZIONE DELLA CACCIA IN PIEMONTE

Le Associazioni aderenti al Tavolo Animali e Ambiente chiedono ai Consiglieri Regionali di non autorizzare il massacro della fauna selvatica della nostra Regione

 

Il Tavolo Animali e Ambiente, cui aderiscono le Associazioni ENPA, LAC, LAV, Legambiente L’Aquilone, LIDA, OIPA, Pro Natura e SOS Gaia, ha inviato ai Consiglieri della Regione Piemonte una lettera contenente l’invito a votare contro le modificazioni sulla legge venatoria che verranno portate in settimana all’approvazione del parlamento subalpino.

In particolare, le Associazioni chiedono che si ascolti il parere del mondo scientifico (possibilmente prima che i danni siano ormai irreversibili, come la recente pandemia di Coronavirus ci insegna), unanimemente schierato contro le modifiche. In particolare, per quanto riguarda l’estensione della possibilità di caccia a ben 15 specie attualmente protette, quasi tutte di uccelli. Tutte specie in evidente sofferenza numerica e presenti nel nostro territorio spesso con numeri molto limitati.

Emblematico il caso dell’allodola, piccolo uccello insettivoro che pesa meno della cartuccia con cui verrebbe disintegrato, la cui popolazione in Piemonte negli ultimi 20 anni si è dimezzata. Lo stesso vale per pernice bianca, moriglione e pavoncella. Di lepri variabili nessuno sa con esattezza quante siano, anche se il numero è certamente esiguo: in queste condizioni un banale ed ovvio principio di precauzione suggerirebbe il blocco immediato di ogni prelievo venatorio.

Nessuna di queste 15 specie è responsabile di danni all’agricoltura o ad altre attività antropiche degni di rilievo: il loro prelievo venatorio, quindi, assume unicamente finalità di tipo ludico e nessuna giustificazione di riequilibrio ambientale o faunistico può essere addotta in suo appoggio.

Il Tavolo Animali e Ambiente, nel caso in cui i consiglieri decidessero comunque di appoggiare le modifiche, ha posto una semplice domanda: “perché consentire ai cacciatori di sterminare piccoli uccelli come merli ed allodole e specie a rischio di estinzione?”.

Il Tavolo Animali & Ambiente ha inoltre promosso la petizione online “FERMIAMO LA STRAGE DI UCCELLI IN PIEMONTE”.

E’ possibile firmare qui:

https://www.change.org/p/fermiamo-la-strage-di-uccelli-in-piemonte

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente

Piero Belletti

PRO NATURA Piemonte

 

Tavolo Animali & Ambiente - c/o SOS Gaia - Piazza Statuto, 15 10122 Torino

 tel. 011 530 846 cell: 338 7196 000 www.animaliambiente.it - info@animaliambiente.it

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Articolo pubblicato il 16/06/2020