Tra Lipsia, Halle e Amburgo

Il grande Barocco tedesco approda a Candia Canavese.

Domenica 5 luglio alle ore 18 Antiqua, la rassegna di musica antica organizzata dall’Accademia del Ricercare e giunta quest’anno alla sua venticinquesima edizione, approda nella Chiesa di Santo Stefano di Candia Canavese, un suggestivo edificio sacro situato in uno spettacolare scenario agreste in splendida posizione elevata.

 

In questa meravigliosa location, lontanissima dalle lusinghe della modernità, i Solisti dell’Accademia proporranno un programma interamente incentrato sui tre grandi maestri del Barocco tedesco, Georg Philipp Telemann, Georg Friedrich Händel e Johann Sebastian Bach, tre compositori dallo smisurato talento che – ognuno a suo modo – seppero influenzare profondamente i futuri sviluppi della storia della musica.

 

Per un imperscrutabile arabesco del destino, nel giro di poco meno di quattro anni, dal 1681 al 1685, in Germania videro la luce tre dei più grandi compositori della storia della musica, che sarebbero diventati gli esponenti di gran lunga più rappresentativi dell’ultimo scorcio del Barocco.

 

Nonostante queste corrispondenze anagrafiche, questi colossi della musica svilupparono personalità artistiche molto diverse tra loro, in quanto Johann Sebastian Bach diede il meglio di sé nel repertorio sacro, Georg Friedrich Händel si distinse nell’opera seria italiana e – in seguito – nell’oratorio inglese, mentre Georg Philipp Telemann eccelse soprattutto nella produzione strumentale, nella quale seppe fare coesistere armoniosamente elementi delle tradizioni musicali di numerosi paesi stranieri, non solo la Francia e l’Italia – eterne rivali per il predominio continentale – ma anche la Polonia, la Boemia e l’Ungheria, un fatto che ha spinto alcuni musicologi a definirlo il primo compositore veramente europeo.

 

Tra di loro vi fu sempre una profonda stima reciproca, come dimostra il fatto che Bach scelse Telemann come padrino per il suo secondogenito Carl Philipp Emanuel e cercò – purtroppo senza successo – di incontrare per ben due volte Händel, di passaggio in Germania dopo essersi trasferito in Inghilterra, mentre l’autore del Messiah e Telemann intrattennero per anni una fitta corrispondenza, non limitandosi a scambiarsi opinioni su temi musicali, ma discettando anche di altri argomenti come la botanica, di cui erano entrambi appassionati.

 

Con le loro opere, questi geni portarono il Barocco a vertici inavvicinabili, al punto da costringere i loro colleghi più giovani a cercare nuove strade, come avvenne circa mezzo secolo dopo con il Classicismo viennese, portato a vertiginosi livelli di perfezione da Mozart e Haydn. Ascoltando un concerto come questo, che ne propone alcuni capolavori cameristici, è possibile scoprire le innumerevoli sfaccettature del Barocco, dalle monumentali architetture sonore e le profonde speculazioni intellettuali di Bach, alla intensa cantabilità dal carattere quasi vocale di Händel e al coinvolgente brio e agli attraenti impasti sonori di Telemann. Impossibile non rimanerne conquistati.

 

Domenica 5 luglio 2020 ore 21.15

Chiesa di Santo Stefano

Candia Canavese

 

 

 

Georg Philipp Telemann (1681-1767)

Triosonata in fa maggiore per due flauti e basso continuo TWV 42: F7

  1. – Allegro – Adagio – Allegro

 

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

  1. in re minore

Adagio – Allegro

 

Georg Friedrich Händel (1685-1759)

  1. in fa maggiore HWV 369

Larghetto – Allegro – Siciliana – Allegro

 

Concerto in la minore op. 6 n. 4

Affettuoso – Allegro – Largo e piano – Allegro

 

Johann Sebastian Bach

Sonata in sol maggiore BWV 1035

Adagio ma non tanto – Allegro – Siciliano – Allegro assai

 

Georg Philipp Telemann

  1. in re minore TWV 42: d4

Largo – Allegro – Affettuoso – Presto

 

 

 

I Solisti dell’Accademia

 

Lorenzo Cavasanti, Luisa Busca, flauti

Antonio Fantinuoli, violoncello

Ugo Nastrucci, tiorba

Claudia Ferrero, clavicembalo

 

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Articolo pubblicato il 01/07/2020