Pianeta Juve - Un Genoa che si difende ad oltranza cede alla supremazia bianconera

L'Analisi di Marco Rabellino

La juventus inizia bene prendendo in mano subito il gioco. Al 5’ Dybala calcia dal limite ma trova la deviazione di Perin.

All’11’ ancora Dybala pericoloso, l’argentino si accentra e calcia trovando l’opposizione di Masiello.

Perin viene ancora chiamato in causa due volte da Cr7 e  una da Bernardeschi con dei tiri da fuori area facilmente respinti. Al 36’ sempre Perin respinge un colpo di testa di Rabiot marcato approssimativamente da Ghiglione.

Nel secondo tempo la Juve passa in vantaggio con Dybala. Perin intercetta in tiro dell’argentino ma non riesce a deviare.

La Juve attacca e ci prova con Bernardeschi di testa con palla leggermente a lato.

Il raddoppio lo firma Cr7 con un siluro che Perin non riesce neanche ad avvicinare.  Al 76’ D.Costa si inventa un tiro perfetto a scendere sotto l’incrocio che Perin può solo ammirare. Sul 3-0 la Juve rallenta e il Genoa accorcia con Pinamonti lasciato solo in area.

Il Genoa si è chiuso nella propria metà campo per tutto il primo tempo permettendo solo tiri da fuori ai bianconeri. Perin attento ha sempre respinto i palloni entrati nella sua orbita. Quando i ritmi si sono alzati la Juve è passata con dei gioielli dei suoi attaccanti.

Dybala e Ronaldo trascinano la squadra. Il portoghese ci prova più volte scegliendo poi di buttare giù la porta per battere Perin. L’argentino coi suoi colpi mette in discesa le partite bianconere.

De Ligt giganteggia dietro anche se il Genoa è piuttosto sterile. Insieme a Bonucci copre bene la difesa.

Il centrocampo è ancora in fase di rodaggio ma sufficiente nella prestazione complessiva. Pjanic gioca meglio adesso che è stato ceduto e Betancur continua ad essere la perla del centrocampo.

La Juventus ha schiacciato l’avversario, chiuso finchè ha potuto esserlo, che poi è caduto sotto i colpi dei campioni. La squadra inizia a girare e a creare gioco, si diverte e finalizza ottenendo i risultati prefissati.

Se il trend continua in crescita si può sperare in grande.

(immagine youtube)

 

Marco Rabellino

 

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Articolo pubblicato il 01/07/2020