L'Unione europea riapre le sue frontiere.

Si alla Cina, no agli Stati Uniti

La decisione è stata sofferta ed il placet ì è arrivato solo nella serata del 30 giugno. Da ieri per ora solo i cittadini di 15 Paesi potranno entrare nel vecchio continente, e tra questi restano fuori gli Stati Uniti, Russia e Brasile.

 

Una scelta, quella presa a Bruxelles e che potrà essere rivista ogni due settimane in base all'andamento dell'epidemia, dettata dal timore di una nuova ondata di contagi, importati da quei Paesi dove il virus corre ancora velocemente.

 

E che vede l'Italia cauta: la quarantena prevista dagli arrivi extra Schengen resta in vigore, ha infatti fatto sapere il ministro della Salute italiano Roberto Speranza, spiegando che "la situazione a livello globale resta molto complessa. Dobbiamo evitare che vengano vanificati i sacrifici degli italiani negli ultimi mesi".

 

L'Ue ha dato il via libera ad una ristretta lista di paesi terzi. Includendo la Cina ma lasciando la porta chiusa agli Stati Uniti alla luce dei record dei contagi registrati nel Paese negli ultimi giorni. Non senza scatenare l'ira di Trump che ora potrebbe anche far scattare la rappresaglia.

 

Il via libera dell'Ue alla 'lista verde' è arrivato dopo una lunga maratona negoziale, trovando un equilibrio tra le esigenze sanitarie e quelle legate al turismo. Per ora fuori, oltre a Usa, Russia e Brasile restano anche Turchia, India e Israele.

 

Nell'elenco degli ammessi figurano l'Algeria, l'Australia, il Canada, la Georgia, il Giappone, il Montenegro, il Marocco, la Nuova Zelanda, il Ruanda, la Serbia, la Corea del sud, la Thailandia, la Tunisia e l'Uruguay.

 

Paesi che al momento non destano particolari preoccupazioni per quanto riguarda i livelli di contagio. Anche se negli ultimi giorni in Montenegro e in Serbia si teme un ritorno importante delle infezioni: i nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore registrati in Serbia sono 276 contagi e a Belgrado è stato reintrodotto l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici. 

 

Nella lista c'è anche la Cina ma a condizione della reciprocità, dunque che ammetta sul suo suolo i viaggiatori provenienti dall'Ue. E il Regno Unito, ancora considerato Europa. almeno fino alla fine del periodo di transizione sulla Brexit il 31 dicembre.

 

La proposta di raccomandazione da parte della presidenza di turno del Consiglio, la Croazia, che oggi cede il testimone alla Germania, resta comunque un atto giuridico, quindi non è vincolante.

 

L'obiettivo è favorire un'azione coordinata degli Stati membri in un ambito a forte integrazione quale quello di Schengen. La lista di paesi concordata andrà comunque aggiornata ogni quindici giorni considerando l'evoluzione della pandemia.

 

Intanto in Italia, ieri ci sono stati 182 nuovi contagiati di Coronavirus, in aumento rispetto a martedì quando erano stati 142. Di questi, 109 casi sono in Lombardia, il 59,8% del totale. Il numero totale dei casi sale così a 240.760. Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 21, in lieve calo rispetto alle 23 di martedì. I morti per coronavirus salgono così a 34.788, secondo i dati del Ministero della Salute. 

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Articolo pubblicato il 02/07/2020