Pericolose iniziative vendute come espressioni di garanzia per il popolo
Non vorrei sembrare banale e ripetitivo, ma mi lascia assi perplesso ciò che ogni giorno, ormai, riempie le pagine giudiziarie dell’informazione libera, quella cioè che non è soggetta a “lacci e laccioli” come mi piace definire gli impedimenti che hanno finora condizionato la ricerca della verità, troppe volte scomoda per chi tiene in mano le redini del potere.
E così le assurdità costruite ad arte si dissolvono come neve al sole mettendo in luce pericolose e destabilizzanti iniziative vendute come espressioni di garanzia per il popolo.
Si è persino affermato che la vendita di navi da guerra all’Egitto sarebbe un ottimo strattagemma per distendere i rapporti con i servizi segreti per giungere alla soluzione del caso Regeni che risale ormai al periodo Gennaio/Febbraio 2016.
Per non parlare dell’incidente aereo di Ustica che risale al giugno del 1980 e di cui non si sono formulate altro che ipotesi, più o meno attendibili, circondate di mistero e dalla scomparsa di alcune importanti pedine dalla scacchiera.
Oggi riemerge un’altra sconvolgente sentenza che di fatto diede fine alla carriera politica di Silvio Berlusconi e sulla quale si sta per riaprire un nuovo caso che porta al riesame delle carte processuali.
Un procedimento, quest’ultimo, che destò meraviglia per la celerità con cui furono esauriti i gradi di giudizio arricchiti dall’applicazione di una legge retroattiva rispetto ai fatti.
Ed il cittadino qualunque, spettatore di una rappresentazione che non prevede l’ultimo atto, assiste inerme sperando di non essere mai coinvolto in prima persona: sarebbe la sua fine, qualunque posizione occupi nella vita sociale.
Il tutto nello scenario devastante lasciato dalla pandemia che di fatto ha evidenziato in chi governa solo doti di improvvisazione e quella mancanza di onestà intellettuale che sa attribuire le colpe a chi ne è l’artefice e cerca solo di evitare il massacro di “Forte Apache”, meta conquistata con promesse irrealizzabili.
In questo scenario preoccupante per le sorti dell’intera nazione un numero, cresciuto in maniera esponenziale, di nuovi poveri è costretto a subire il nulla che scaturisce da chi non ha la capacità di tradurre in immediate concretezze le necessità del popolo tranne il bonus monopattini.
Non so fino a quando durerà, ma non vedo con grande ottimismo il prossimo “autunno caldo” che precipiterà i conti pubblici in nuovi baratri amministrativi e contabili.
Per intanto continuerà a venire a galla il sommerso, quello vero che non ha nulla a che vedere con la limitazione dell’uso dei contanti o di qualsiasi altra diavoleria che il potere escogiterà per conservare la tolda di una nave che affonda per l’imperizia di chi la manovra piuttosto che per le falle che rasentano ormai la linea di galleggiamento.
Civico20 News
Il Direttore responsabile
Massimo Calleri
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Articolo pubblicato il 05/07/2020