Coronavirus in Piemonte. Il confronto con i dati del 30 giugno. Il Consiglio Regionale approva l’avvio dell’indagine conoscitiva. Il dato nazionale.

AGGIORNAMENTO DEL 6 LUGLIO: l’assurda proroga del lavoro agile voluta dalla ministra Dadone

Per fornire un raffronto significativo ai nostri lettori, frastornati da dati giornalieri mai precisi da parte dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, in quanto non sempre è possibile consuntivare gli andamenti delle singole ASL a livello giornaliero, abbiamo deciso di pubblicare il confronto con gli ultimi dati diffusi, che si riferivano al 30 giugno.

La situazione aggiornata nella serata di ieri, appare confortante. I pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.111 (+ 487 rispetto al 30 giugno).

Altri 993 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I decessi risultano complessivamente 4102, con l’incremento di 12 casi rispetto al 30 giugno

I contagi si attestano a 31.423, con l’incremento di 74 casi dal 30 giugno scorso.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 ( con un decremento di 3 unità).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 226 ( con la riduzione di 41 pazienti).

Le persone in isolamento domiciliare ieri sera erano 982.

I tamponi diagnostici finora processati sono 430.300, con un incremento di 15049 rilievi effettuati

Situazione in costante  miglioramento.

Il Consiglio Regionale approva l’avvio dell’indagine conoscitiva.

Si è perso parecchio tempo a far decollare un’iniziativa che, a vantaggio di tutti dovrebbe ridar fiato alla trasparenza, togliendo dalle nebbie e dalla incrociate e antiche responsabilità, le varie fasi della gestione delle cure e degli interventi per fronteggiare la pandemia di Covid -19 messi in atto dalla struttura sanitaria della Regione Piemonte.

L’importanza di tale decisione, è bene non dimenticarlo, sta nel fatto che la pandemia sino ad oggi è costata la vita a oltre 4100 piemontesi ed ha fatto emergere la pagina oscura della gestione delle case di riposo, sulle quali sta investigando anche la guardia di Finanza in seguito alle numerose denunce pervenute alla Magistratura.

Il Consiglio regionale ha approvato ad ampia maggioranza la mozione 328 che impegna la quarta Commissione (Sanità) a svolgere un’indagine conoscitiva diretta ad acquisire notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19.

L’attività sarà svolta da un gruppo di lavoro individuato dall’Ufficio di presidenza, il cui coordinamento sarà affidato a un rappresentante delle opposizioni.

Il documento ha come primo firmatario il presidente del Consiglio Stefano Allasia ed è stato sottoscritto anche da Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Bongioanni (Fdi), Mario Giaccone (Monviso).

“Finito il periodo più critico dell’emergenza Covid-19, penso che sia giunto il momento di svolgere un’indagine – ha chiarito Allasia -  con lo scopo di approfondire e acquisire con la massima trasparenza notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza epidemiologica sul nostro territorio regionale. Credo che sia importante fare chiarezza, per capire cosa abbia funzionato bene o male, in modo da pianificare una strategia per affrontare eventuali future emergenze”.

Tra le altre dichiarazioni rilasciate, per Raffaele Gallo (Pd) “il punto di sintesi trovato è accettabile. Non abbiamo interesse a una caccia alle streghe, solo a un luogo di confronto per capire cosa non ha funzionato, per approfondirlo e migliorare la sanità piemontese, in modo da essere pronti anche a un eventuale ritorno della pandemia. Un sistema da difendere nella sua forma pubblica, riorganizzato in questi anni per uscire dal piano di rientro”.

Il dato nazionale

Sono 192 i nuovi contagiati di coronavirus, in lieve diminuzione rispetto a sabato quando erano stati 235. Il numero totale dei casi sale così a 241.611. Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 7, in netta diminuzione rispetto alle 21 di sabato. I morti per coronavirus salgono così a 34.861, secondo i dati del Ministero della Salute.

Dinanzi a questa situazione che, seppur con le prudenze del caso, tende a migliorare ed a ridursi sensibilmente, risulta maggiormente inspiegabile e deleteria  per la vita dei cittadini, l’assurdo provvedimento della ministra Dadone volto a prorogare al 31 dicembre la facoltà di accedere al lavoro agile domiciliare per i dipendenti pubblici .L’inefficienza della pubblica amministrazione è ormai proverbiale. Mentre  i dipendenti produttivi non hanno smesso di lavorare, nonostante la pandemia, i burocrati continuano a scansar fatiche, a spese di un Paese che arranca.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/07/2020