Stato d'emergenza prorogato e democrazia archiviata

Gigi Cabrino per Civico20News

Il presidente Conte, in una dichiarazione estemporanea a margine di una cerimonia ufficiale, ha espresso la fondata probabilità che lo stato d’emergenza per il Corona virus, proclamato il 31 gennaio e in scadenza il 31 luglio, sarà prorogato fino alla fine dell’anno.

Per quanto il virus continui a circolare oggi tutti possono constatare che la situazione è sotto controllo, gli ospedali sono tornati alla normalità e tutto si può pensare tranne che siamo nella stessa situazione di alcuni mesi fa; altri paesi sono in difficoltà maggiore, ma la situazione italiana allo stato attuale è sotto controllo.

Altri mesi di stato di emergenza permetteranno al prof. Conte di poter continuare ad agire completamente incontrollato a suon di decreti bypassando il Parlamento, che è pur sempre l’assemblea che rappresenta i cittadini.

Gli Amministratori locali, Comuni, Province e Regioni, anziché venire a sapere dei provvedimenti del Governo dai testi di legge avranno la comoda opportunità di mettersi davanti alla TV ed ascoltare le conferenze stampa del professore in prima serata a reti unificate in cui si comunicherà ciò che il capo del Governo ha deciso assolutamente indisturbato e incontrollato dal Parlamento.

Renzi che aveva in mente un modello di stato in cui il Parlamento sarebbe stato ridimensionato e Salvini che invoca da un anno elezioni per avere “pieni poteri” sono dei veri dilettanti rispetto a questo signore, sconosciuto ai più fino a poco tempo fa; senza riformare la Costituzione come proposto da Renzi e senza elezioni come chiesto da Salvini il professore ha azzerato il ruolo del Parlamento e si trova i pieni poterI senza aver visto le urne nemmeno da lontano.

Una scaltrezza degna dei regimi est europei degli anni ’70, non c’è che dire.

Tutto questo sostenuto dal circo 5 Stelle (senza offesa per i circensi) e dalla Sinistra - PD e affini- che, fatta salva la parentesi di pochi mesi del governo gialloverde, è ininterrottamente al potere in Italia dal 2011 senza aver mai vinto una elezione; la Sinistra infatti andò al potere con Monti affossando Berlusconi prima con lo spread e poi per via giudiziaria – e le recenti rivelazioni confermano che la giustizia non c’entrava proprio niente - non vinse le elezioni del 2013 e perse il voto malamente nel 2018.

Ed è sempre al potere.

Il prof. Conte potrà quindi decidere delle sorti e delle limitazioni delle nostre libertà fondamentali incontrollato dal Parlamento che noi, poveri illusi, abbiamo eletto e soprattutto potrà gestire indisturbato i dossier che più stanno a cuore alla società proprietaria dei 5 stelle; il colloquio riservato di 3 ore che il prof. Conte ha avuto con Davide Casaleggio fa pensare che il 5G, scuola digitale e didattica a distanza – una nuova quarantena con chiusura delle scuole potrà essere proclamata a gradimento del Presidente del Consiglio – saranno orientati ai desiderata della società internet di riferimento (ma di conflitto di interesse è vietato parlare).

Ce n’è abbastanza per riscrivere il primo articolo della nostra Costituzione: Repubblica democratica in stato di emergenza perenne, fondata sul lavoro che non c’è; sulla sovranità che appartiene al popolo stendiamo un velo pietoso perché è evidente che appartiene in toto a Ceausescu, pardon, al professor Conte.

 

Gigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 11/07/2020