In occasione della riapertura delle iniziative espositive alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, sono in corso due importanti mostre che   il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, con il  Comitato Nazionale hanno indetto per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, celebrando  con degno onore  l’illustre maestro di Urbino.

Queste due iniziative, come tante altre si sono dovute interrompere per la Pandemia,  e   sono   riprese nuovamente il 7 giugno e termineranno il 30 agosto 2020 ( i visitatori saranno ammessi alla visita con tutte le precauzioni vigenti di protezione). Una di queste mostre allestite  presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna è dedicata ad”Alfonso Lombardi. Il colore e il rilievo”, e viene accompagnata da uno splendido catalogo curato da Marcello Calogero e Alessandra Giannotti  edito dall’Agenzia NFC edizioni, di Amedeo Bartolini & C. sas Rimini.

Ferrarese di nascita, ma bolognese d’adozione, Alfonso Lombardi, conosciuto anche come Alfonso Cittadella fu apprezzato scultore e medaglista divenne celebre per la sua capacità di realizzare dei medaglioni in cera nei quali era in grado di fissare velocemente i volti dei suoi committenti.  

Molto attivo soprattutto a Bologna dove lasciò molti capolavori  che ancora oggi   si possono ammirare nel suo splendore e magnificenza, la mostra e il catalogo mettono in evidenza facendo apprezzare la sua esperienza artistica, nonostante  la sua breve permanenza terrena. Tra il 1517 e il 1519, Alfonso Lombardi  fu al servizio della corte di Alfonso I d’Este.

Nel 1519 lo scultore si trasferì a Bologna per partecipare al concorso promosso dal conte Lambertini per la realizzazione di un gigantesco Ercole destinato al Palazzo del Comune. Scrive nel saluto istituzionale Mario Scalini (Direttore museale Emilia Romagna):

”Nel V centenario dalla morte di Raffaello Santi non ci si poteva certo esimere dal celebrare, a Bologna, l’apporto di un maestro, forse il più grande nella pittura moderna …”.

Il volume molto ricco di immagini è strutturato in due parti una dedicata ai saggi di Marcello Calogero,”Alfonso Lombardi da Ferrara ai giorni dell’incoronazione”; Alessandra Pattanaro, ”Raffaello e la maniera moderna, da Ferrara a Bologna”; Alessandra Giannotti, ”Bologna crocevia di forestieri, “la scultura 1520-1540”; Giovanni Sassu, ”Nelle stanze dell’imperatore: Alfonso Lombardi tra Carlo V e Tiziano”; segue poi la seconda parte del libro riferito al catalogo della mostra.  

Didascalie foto:

Foto copertina libro

Foto 1 Alfonso Lombardi  1519-1520  “Ercole e l’Idra”, Bologna, Sala degli Anziani del Palazzo  Pubblico d’Accursio

Foto 2 Alfonso Lombardi  1519-1521 “Funerali della Vergine”,  gruppo statuario in terracotta, Bologna Oratorio di  Santa Maria della Vita,  

Foto 3 Alfonso Lombardi “Madonna col Bambino”, Faenza, Pinacoteca Comunale

Foto 4 Alfonso Lombardi “Resurrezione”, Bologna San Petronio

Foto 5  Alfonso Lombardi “San Giovanni Evangelista sotto la Croce”  terracotta policroma e dorata altezza 200 cm 1525-1532 Castel Bolognese, chiesa di san Petronio

Foto 6 Alfonso Lombardi  “San Girolamo in preghiera” Terracotta 56x46x11,5 cm 1524-1530 Faenza Pinacoteca comunale. Quest’opera riporta il sigillo dello scultore Lombardi,   all’interno del bottone  che  ferma la veste del santo;   si può notare una figura una figura inginocchiata nell’atto di sollevare un’anfora. Questo soggetto era molto comune nei sigilli antichi, ma è anche possibile che tale raffigurazione sia stata scelta per alludere a Butade di Sicione, il vasaio greco che secondo Plinio il Vecchio fu uno degli inventori della scultura in terracotta.

“Alfonso Lombardi. Il colore e il rilievo”, a cura di Marcello Calogero e Alessandra Giannotti,pp.192 ill., Agenzia NFC edizioni, Rimini 2020 €2020  prezzo di copertina €40.00                                     (continua 1)