Fuori dal coro. L’Italia vivrà solo se moriranno tutti i filistei!

Il pensiero di un nostro lettore

Conte è tornato tronfio di boria, più che trionfante. Tutti straparlano e non ne azzeccano una. Forse tra un anno arriverà una valanga di miliardi, ma gli inetti non saranno neppure capaci di asfaltare il marciapiedi dove abito da tanti anni. Questa à l’Italia! Altro che scelte strategiche!

Sognavo una classe politica che guidasse il riscatto della Nazione ma poi mi sono ritrovato Napolitano, Mattarella, Monti, Renzi, Berlusconi, Zingaretti, Calderoli e la Meloni.

Speravo che qualcuno sarebbe corso in aiuto dei miei connazionali bisognosi dopo un terremoto ma poi ho scoperto che indegni si erano accaparrati i soldi donati con generosità dagli italiani per favorire le proprie clientele, senza provvedere a chi aveva reale necessità.

Contavo che, di fronte a un’epidemia e a un’emergenza medica senza precedenti, sarebbero finalmente emerse le qualità umane di un popolo che ha sempre avuto la capacità di risollevarsi dalle prove più dure, ma ho poi purtroppo dovuto tollerare la dittatura dei DPCM di Conte nell’ignave complicità delle presunte ‘opposizioni’.

Pensavo che, dopo aver imposto per mesi lo stop alla vita del Paese, a costo di incalcolabili danni economici, per fermare i contagi, il Governo finalmente agisse per la ripresa dell’economia e per tutelare i cittadini invece, dopo aver bloccato il turismo, autorizza lo sbarco di migliaia di clandestini infetti e pensa di prorogare lo stato di emergenza pur di continuare a gestire indisturbato il potere.

Sono convinto, quindi, che l’unica strada sia quella di azzerare tutto, a cominciare da una classe politica di inetti, ereditata dopo Mani Pulite, con la cancellazione per via giudiziaria della precedente, con buona pace dei vari ‘Fan Club’ di perenni illusi dalle promesse di guitti e saltimbanchi.

Con l’obiettivo che viva l’Italia con la morte di tutti i filistei.

Devotissimo

Amilcare Cicotero

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Articolo pubblicato il 22/07/2020