Terrorismo internazionale - L’Olanda ammette d’aver “stipendiato” i terroristi che l’anno scorso hanno assassinato una 17enne israeliana
La 17enne israeliana Rina Shnerb, uccisa nell’attentato del Fplp

Gli assassini di Rina Shnerb, membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, erano a libro-paga della UAWC, un’organizzazione che riceve soldi dai Paesi Bassi, ma anche dall’Italia

I Paesi Bassi hanno pagato parte degli stipendi di due terroristi implicati nell’assassinio, l’anno scorso, della 17enne israeliana Rina Shnerb. Lo hanno ammesso martedì in parlamento il ministro degli esteri olandese Stef Blok e la ministra per il commercio estero e la cooperazione allo sviluppo Sigrid Kaag.

 

I due assassini sono membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, un gruppo definito “terrorista” dall’Unione Europea, e figurano anche come dipendenti a libro-paga dell’Unione dei Comitati del Lavoro Agricolo palestinese (Union of Agricultural Work Committees, UAWC), a cui il rappresentante dell’Olanda a Ramallah ha destinato quasi 20 milioni di dollari negli anni 2013-2021.

 

Gli stipendi dei due terroristi dell’Fplp sono stati pagati in parte con i fondi olandesi a copertura delle spese generali della UAWC, sebbene i due non fossero direttamente coinvolti nel programma di gestione della terra e dell’acqua sponsorizzato dai Paesi Bassi. I due hanno anche ottenuto una lettera d’accredito identificandosi come “dipendenti di un’organizzazione partner della rappresentanza olandese a Ramallah”.

 

Al momento i Paesi Bassi hanno sospeso a tempo indefinito le loro donazioni alla UAWC in attesa dei risultati definitivi di un’inchiesta. “Giacché è talmente importante un’azione attenta a questo riguardo – hanno detto i due ministri olandesi, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata da tre partiti di destra – abbiamo deciso di commissionare un’indagine esterna su eventuali legami tra Fplp e UAWC. Il governo vuole determinare autonomamente se e in che modo sia appropriata una continuazione dei contributi”.

 

La ministra dello sviluppo ha inoltre affermato che in precedenza non era a conoscenza dei legami della UAWC con gruppi terroristici, un’affermazione che ha lasciato perplessi gli osservatori dal momento che già nel maggio 2019 il Centro olandese per Informazione e Documentazione su Israele (CIDI) e l’organizzazione britannica “Avvocati per Israele” avevano contattato governo e parlamentari all’Aia mettendo in evidenza quei collegamenti sulla base delle ricerche del think tank israeliano “ONG Monitor”.

 

I terroristi stipendiati dalla UAWC hanno ucciso la 17enne Rina Shnerb il 23 agosto 2019 in un attentato esplosivo, presso una sorgente vicino a Dolev, nel quale restarono anche feriti il padre Eitan Shnerb e il fratello Dvir. Al momento del suo arresto nel 2019, Samer Arbid figurava come contabile presso la UAWC. Lo scorso ottobre è stato incriminato per 21 capi d’imputazione in quanto comandante della cellula terroristica del Fplp che ha approntato e fatto esplodere la bomba che ha ucciso Rina Shnerb. Abdul Razeq Farraj era direttore delle finanze e dell’amministrazione della UAWC ed è stato incriminato per quattro capi d’imputazione legati all’aiuto che ha dato per l’attentato.

 

“La notizia che due terroristi del Fplp sono stati pagati con il denaro dei contribuenti olandesi, e che hanno persino ottenuto un pass dall’ufficio di rappresentanza olandese a Ramallah, è scioccante ma non è certo una sorpresa – afferma in una nota il Centro olandese per Informazione e Documentazione su Israele (CIDI) – Che i ministri ora lo ammettano costituisce uno sviluppo positivo, ma dovranno essere prese misure concrete per impedire che in futuro altro terrorismo palestinese venga finanziato con fondi dei contribuenti olandesi”.

 

Dal canto suo, “ONG Monitor” esprime la speranza che alla dichiarazione dei ministri olandesi “facciano seguito severe sanzioni, nonché una richiesta di restituzione dei fondi e l’instaurazione di precise garanzie per prevenire futuri abusi dei fondi pubblici”.

 

Tra i paesi che donando fondi alla UAWC figurano anche Italia e Spagna.

 

Fonte: J. Post

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Articolo pubblicato il 25/07/2020