Massimo Iaretti (MPP) sulle privatizzazioni della Torino/Bardonecchia e Traforo del Frejus

Gigi Cabrino per Civico20News

L’Autostrada Torino Bardonecchia e la strada del traforo del Frejus sono state privatizzate ed acquisite dal gruppo Gavio, che così si aggiudica un tratto autostradale che nel 2019 ha garantito ricavi per 221 milioni di euro e utili per 125, una redditività notevole.

“La quota che permetterà di arrivare al controllo – ci ha detto Massimo Iaretti, Presidente Movimento Progetto Piemonte - è stata ceduta da Comune di Torino e dalla Città Metropolitana di Torino (ex Provincia). Il Gruppo privato arriverà così a detenere tra partecipazioni dirette ed indirette quasi il 70% del capitale della Torino Bardonecchia e dell’importante traforo”.

Il controllo della tratta autostradale in questione costituiva un felice esempio di “monopolio naturale”, come la vecchia e sana economia chiamava infrastrutture come le strade e autostrade, controllato non tanto dallo Stato ma dalla comunità locale attraverso le quote di controllo in capo alla Città di Torino ed alla ex Provincia , oggi Città Metropolitana:

“Con il passaggio delle quote di controllo ad una società privata, comunque esperta e maggiormente affidabile ad oggi quanto a garanzia di manutenzione rispetto ad altri tristemente famosi concessionari autostradali, la comunità locale cede il controllo dell’autostrada ad un importante gruppo finanziario”.

Alla guida tanto del Comune quanto della Città metropolitana di Torino c’è Chiara Appendino esponente di punta del Movimento 5 Stelle:

“Lo stesso partito – insiste Iaretti - che ha giurato e spergiurato, dopo la tragica vicenda del crollo del ponte Morandi di Genova, che mai e poi mai avrebbe permesso ad un privato di gestire le autostrade”.

Ricordiamo, a tal proposito, il grillismo della prima ora che si scagliava con parole di fuoco contro un’economia schiava dei poteri finanziari che si accaparravano monopoli pubblici puntando a fare utili e non a garantire servizi idonei ai cittadini:

“Dobbiamo pensare – chiosa Iaretti - che il grillismo di governo provi un certo piacere a manovrare ingenti capitali se la Appendino, nella sua duplice veste di Sindaco e Presidente della città metropolitana, farà incassare ai due enti da lei guidati con questa operazione squisitamente finanziaria la bellezza di 272 milioni di euro”.

Non male in tempo di crisi, e la comunità di Torino e Provincia si vede sfilato un bene gestito efficientemente a beneficio del traffico internazionale in transito sul proprio territorio:

“Alle comunità locali del torinese e al Piemonte in generale – chiude Massimo Iaretti -  resta il ricordo di una buona ed importante linea autostradale ed un traforo strategico per il commercio con l’estero praticamente regalati alla speculazione finanziaria di borsa”.

 

Gigi Cabrino

 

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Articolo pubblicato il 30/07/2020