Inaugurato il Ponte Genova San Giorgio, con la lettura dei nomi delle 43 vittime del 'Morandi'

Il commento di Bartolomeo Giachino

Nel tardo pomeriggio di ieri, il Presidente della Repubblica Mattarella, ha inaugurato il Ponte san Giorgio a Genova, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ministri, il sindaco di Genova Bucci, il Presidente della Regione Liguria Toti, autorità regionali ed operatori economici. Negli auspici di molti, le modalità e la tempistica con le quali è stato realizzato l’importante manufatto, dovrebbero rappresentare la strada maestra  da seguire per la realizzazioni delle infrastrutture indispensabili per lo sviluppo della nostra economia e per i collegamenti di ogni genere.

Riportiamo il commento di Bartolomeo Giachino, che ringraziamo.

“Da Martedì sera  con l’apertura del Nuovo Ponte Genova al traffico commerciale e turistico tutto sarà come prima?

Le Città sono motori di sviluppo del Paese, perché Genova è stata danneggiata una seconda volta dal Governo?

Le Città sono uno dei motori di sviluppo più importanti per i Paese. Nelle Città ci sono le Università , i Centri di ricerca che garantiscono studio e innovazione e poi vi sono le specializzazioni locali . Nel secolo precedente Genova era uno dei tre vertici del Triangolo industriale e per anni insieme a Torino e Milano ha trainato lo sviluppo del Paese. A Genova c’erano le punte avanzate dell’industria a partecipazione statale. Ma Genova negli anni venti del secolo scorso grazie a suoi tre grandi personaggi costruendo la Diga Foranea disponeva di un porto importante per la Città e per il Paese come aveva già capito nell’800, Cavour. 

La crisi delle Partecipazioni Statali , gestita male da Romano Prodi, ha indebolito la Città della Lanterna che ha visto diminuire la crescita del suo PIL. Dall’inizio del secolo Piemonte e Liguria sono le regioni del Nord che crescono di meno perché alle crisi industriali non si da risposta, perché il porto stenta a decollare a causa dei ritardi nella costruzione del Terzo Valico e della Gronda.

Sono assolutamente convinto che il tragico crollo del Ponte Morandi dipenda si da colpe della Società Autostrade nei lavori di manutenzione ma sicuramente ha influito anche l’aumento del 300% dei volumi di traffico e dalla mancata costruzione della Gronda autostradale. Ma sulla Gronda autostradale la sinistra ha fatto muro per vent’anni e Grillo nel 2013 a chi paventava la caduta del Ponte Morandi rispose: ...il Ponte Morandi durerà altri cento anni”. Un grande competente il fondatore dei 5 Stelle.

Dopo il 14 agosto 2018 , Genova, grazie al sindaco Bucci e al Presidente Toti ha saputo reagire alla grande costruendo rapidamente le alternative per il traffico pesante in uscita e in entrata al porto e con la costruzione del Nuovo Ponte Genova San Giorgio.

Il “Modello Genova“  ora deve essere la modalità da portare avanti per rilanciare economia e lavoro dopo il grande vuoto causato dal Lockdown. 

Genova e la Liguria hanno in mano una delle grandi chances per il rilancio economico e sociale del Paese. Dai porti liguri passa oltre il 50% dell’import e dell’export del nostro Paese. Senza la crescita dell’export degli ultimi dieci anni, l’Italia invece di crescere dello O,2% l’anno avrebbe perso 2-3 punti di PIL l’anno in meno con la perdita di altre centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Il costo dei trasporti e della logistica per chi importa e esporta arriva a incidere al 10% sul costo di produzione. Nuove infrastrutture come il Terzo Valico, come la Gronda renderanno più competitive ke nostre merci e potranno fa aumentare le esportazioni.

Lo sportello unico dei controlli portuali e la Nuova Diga faranno diventare Genova la porta più importante  del Mediterraneo per I commerci da e verso l’Europa.

Con la realizzazione del Corridoio Genova-Rotterdam e l’incrocio a Novara e a Milano con la TAV, l’ AREA LOGISTICA  che dai porti liguri si irradierà verso il Piemonte e verso Milano sarà l’Area Logistica più importante della Europa del Sud.

Ecco perché la gestione tra Ministero dei Trasporti e Società Autostrade dei lavori sulla rete autostradale da e verso la Liguria sono state gravi contro Genova ma anche contro il Paese.

Il porto e la logistica genovese girano ogni anno a Roma somme importanti per le Entrate fiscali e previdenziali . Possibile che a Roma non capiscano cosa capiscono gli Svizzeri o i tedeschi?

Delrio ha detto ai genovesi, ma non  alla compagna di partito Demicheli che Genova è il Porto d’Italia, io invece lo chiamerei  PORTO EUROPA. Nel nome il suo destino, la sua VISION.

Con questa consapevolezza tutte le aziende logistiche e portuali liguri e la politica ligure dovrebbero muoversi, da martedì sera  in poi per rilanciare economia e lavoro a Genova e nel Paese”.

 

Mino Giachino 

Presidente di Saimare spa,

Già sottosegretario di Stato ai Trasporti

 

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Articolo pubblicato il 04/08/2020