Il Governo giallorosso era già pronto nel 2018

Gigi Cabrino per Civico20News

La storia dell’avvocato del popolo prestato alla politica, fuori dagli schemi e dalle solite liturgie di palazzo si è rivelata una bufala quando con assoluta facilità è passato da un’alleanza con la Lega a quella attuale con i diversi gruppi della Sinistra, uscita con le ossa rotte dalle elezioni politiche eppure al governo.

Iniziano però ad emergere alcuni retroscena che ci mostrano come il professor Conte abbia iniziato a giocare una partita tutta sua personale ben prima della fase attuale di uomo solo al comando grazie allo stato d’emergenza di un’emergenza finita.

L’On. Borghi ha dichiarato alla stampa che , col senno di poi, certi atteggiamenti di Conte erano sospetti fin dai tempi dell’alleanza Lega-5 stelle, che per quanto innaturale  era pur sempre retta sui due partiti che avevano vinto le elezioni politiche.

Borghi ammette che, essendo nuovo in Parlamento , due anni fa non riusciva a leggere certe trame, ma la nomina da parte dell’avvocato del popolo a capo di gabinetto di Roberto Chieppa, oggi segretario generale di Palazzo Chigi, organico al PD, dovesse già far sorgere alcuni dubbi sulle mire di Conte; mentre stringi l’alleanza con la Lega ti prendi come capo di gabinetto – che per inciso è il VERO braccio destro del premier, più dei vice – un uomo sicuramente preparato ma espressione della parte che dovrebbe essere avversa.

Così come la scelta di portarsi accanto un uomo di Bankitalia, Piero Cipollone, per le trattative sull’unione bancaria in sede UE, tema indigesto alla Lega e, almeno a parole, ai 5 stelle fa, pensare che mentre Conte lasciava che Salvini urlasse contro l’Europa delle banche in sede UE i dossier andavano avanti secondo l’agenda della finanza internazionale che detta le politiche dell’Unione; non stupiscono , a questo punto, i baci e abbracci con la Merkel e la richiesta di consigli alla Germania su come contenere l’alleato scomodo.

Lo stesso ex ministro dell’economia Tria ha ammesso in un’intervista a Repubblica che mentre i leghisti annunciavano manovre espansive necessarie per il rilancio economico ( e oggi lo sarebbero ancora di più rispetto a due anni fa) lui aveva ben altre idee con Garavaglia e Castelli : “Le dichiarazioni sulla riforma fiscale da fare in deficit, senza coperture, erano fatte solo a fini politici, ma io nella mia bozza di manovra, concordata con i viceministri Garavaglia e Castelli, avevo scritto ben altro. C'era scritto che avremmo scongiurato la clausola di salvaguardia sull'aumento dell'Iva (23 mld), in parte (8 mld) con entrate fiscali aggiuntive e risparmi di spesa su Quota 100 e Reddito di cittadinanza, e per il resto con un taglio delle spese tendenziali, uno sfoltimento delle agevolazioni fiscali e misure anti-evasione”.

Queste le dichiarazioni dell’allora ministro dell’economia.

Quando l’anno scorso sono venuti al pettine i nodi di un’alleanza che ben poco aveva da spartire il terreno fertile per l’entrata al governo della sinistra era già stato ampiamente preparato.

Poi uno prova a fare un esercizio di memoria e ricorda che durante le consultazioni dopo lo elezioni del 2018 il centrodestra, avendo come coalizione la maggioranza relativa, chiedeva la possibilità di provare a fare un governo trovando i pochi voti mancanti in Parlamento; pia illusione, era già tutto scritto, o meglio la Sinistra aveva già tutto scritto ; dapprima con una improbabile alleanza tra i partiti che erano usciti vincenti dalle urne riusciva a piazzare in ruoli chiave della macchina del Governo a fianco del prof. Conte i propri uomini. Poi, giusto il tempo che gli elettori si dimenticassero di averla castigata al minimo storico dal dopoguerra rientra in grande stile dalla finestra andando direttamente al Governo incurante del fatto che il responso elettorale fosse abbastanza esplicito, e cioè che nessuno voleva ritrovarsi un governo di Sinistra.

Di questo disegno politico, che ha ben poco a che fare con la democrazia ed il volere popolare, il prof. Conte è stato un vero mago illusionista; è andato al Governo con chi ha vinto le elezioni preparando da subito il pronto rientro nella stanza dei bottoni dalla Sinistra perdente.

 

Gigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 09/08/2020