18 agosto 1818: Giovanni Battista Bertini nasce a Barge (Cuneo)

Avvocato, deputato e senatore, fa parte dei Consigli di amministrazione di vari ospedali torinesi

“La Stampa” di lunedì 25 novembre 1907, sotto il titolo “La morte del senatore G.B. Bertini” comunica la morte dell’uomo politico avvenuta il giorno precedente a Torino e ne annuncia i funerali che si svolgeranno il giorno seguente a Barge (Cuneo).

Giovanni Battista Bertini, a Barge è nato il 18 agosto 1818 e a questo comune è sempre stato fortemente legato anche se risiede a Torino, in via Maria Vittoria n. 19.

Bertini consegue la Laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino ed esercita la professione di avvocato. Entra nella vita politica del Regno di Sardegna come deputato al Parlamento nella V Legislatura. Viene eletto alla Camera dei deputati per il collegio di Barge come successore al defunto Bernardino Bertini (Barge, 1786-1857), medico chirurgo, deputato e vicesindaco di Torino dal 1848 al 1856.

Eletto deputato da quel collegio nel 1857, vi viene sempre riconfermato fino al 31 maggio 1872. In questo anno Bertini, molto scrupoloso nell'adempimento dei suoi doveri nei lavori della Camera, rinuncia al mandato perché non si sente più di svolgerlo col consueto vigore. Senza la sua rinuncia sarebbe stato ancora rieletto dagli affezionati elettori bargesi.

Politicamente Bertini si colloca al centro sinistro, è sempre coerente con la linea di condotta di questo schieramento ma non lascia ma prevalere lo spirito di parte al momento del voto. Non prende spesso la parola ma segue con coscienza impegno tutte le discussioni in auto. È molto stimato dai colleghi che lo chiamano a far parte di diverse Commissioni. Ha anche le cariche amministrative di Consigliere provinciale di Cuneo e di Torino (1865-1872).

È nominato senatore il 15 febbraio 1880, per la categoria dei deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio. Non è fra i più assidui partecipanti ai lavori del Senato ma si presenta per il voto in caso di questioni importanti. Bertini non ama mettersi in vista. Ma viene riconosciuta la sua probità esemplare, il suo spirito di osservazione, il suo criterio acuto e giusto, il suo carattere integro e così viene stimato e apprezzato il suo parere sulle questioni più ostiche.

È promotore di parecchie opere d'utilità generale e lo troviamo tra i componenti del Consiglio di direzione dell'Ospedale oftalmico e infantile di Torino (1868-1874), come Vicepresidente dell'Ospedale oftalmico e infantile di Torino (1875-1886), Presidente dell'Ospedale di Carità di Torino (1880), Vicepresidente dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino (1887-1905), membro del Consiglio d'amministrazione della Società anonima di assicurazione "L'Agraria" di Torino (1889), Direttore dell'Opera pia e ospedale "S. Luigi Gonzaga" di Torino (1891-1907) e membro del Consiglio d'amministrazione dell'Istituto per rachitici "Regina Maria Adelaide" di Torino (1899-1905).

La sua vita è laboriosa e modesta. Sposa Giuseppina Viglietti e ha una figlia adottiva, Elisabetta Siletti-Bertini. Muore a Torino, il 24 novembre 1907.

«Ha dato saggio costante di non avere altro intento nel disimpegno dei diversi incarichi che quello del bene e dell’interesse pubblico», così si conclude l’annuncio della sua morte pubblicato da “La Stampa” di lunedì 25 novembre 1907. Viene ricordato in Senato, il 5 dicembre 1907, dal Presidente Tancredi Canonico.

Il sito ufficiale del Comune di Barge lo ricorda fra le sue personalità illustri anche se col nome di “Giuseppe”.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/08/2020