
Azzolina e Speranza contro il provvedimento della Regione Piemonte. Cirio: “Difenderemo l'ordinanza, è utile e necessaria”
La furia dei ministri Azzolina e Speranza contro la tutela della salute degli studenti piemontesi, non conosce limiti. La Regione Piemonte ha appreso nella giornata di ieri che, come aveva preannunciato il Ministro dell’Istruzione, il Governo ha depositato presso il TAR la richiesta di impugnativa dell’ordinanza regionale con cui si chiede alle scuole di verificare che le famiglie abbiano effettivamente ottemperato all’obbligo previsto dallo Stato di misurare la temperatura ai figli prima di mandarli a scuola.
Il Presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea che “difenderemo con forza l’ordinanza perché siamo convinti sia utile e necessaria, oltre a ricadere appieno nelle competenze della Regione, tra le quali c’è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini”. Il Presidente aggiunge che,” peraltro, le scuole piemontesi stanno già applicando l’ordinanza senza particolare difficoltà, come evidenziato dall’avvio dell’anno scolastico”.
La Regione Piemonte ha incaricato il prof. Barosio di rappresentarla davanti al TAR e ha scritto al Tribunale amministrativo regionale chiedendo di poter esporre le ragioni di una ordinanza che, il Presidente sottolinea, ha il solo fine di tutelare la salute di alunni, personale scolastico e
delle loro famiglie.
Il Presidente aggiunge che l’ordinanza “integra le regole previste dal Governo di far misurare la febbre alle famiglie, introducendo un meccanismo di controllo in più proprio per fare in modo che tale obbligo statale sia rispettato”.
Il Presidente sottolinea inoltre di essere convinto che la Regione sia nel giusto, perché l’ordinanza aumenta il livello di sicurezza per i cittadini e non introduce modifiche su quanto previsto dallo Stato, ma solo un meccanismo di controllo di quanto proprio lo Stato ha disposto per legge.
Si precisa che, fino a quando il TAR non si sarà pronunciato sulla sospensiva, l’ordinanza regionale rimane operativa.
Intanto, prosegue l’impegno fattivo della Regione nei confronti di tutti coloro che a titolo diverso frequentano gli ambienti scolastici. Sono 235 gli studenti e operatori scolastici (sul totale di una popolazione scolastica regionale di 613 mila allievi e 76 mila operatori) che nel secondo giorno di scuola hanno usufruito dei ventinove hot spot pediatrici allestiti dalla Regione Piemonte per l’esecuzione immediata del tampone per la diagnosi di coronavirus covid-19.
Per alcune Asl, il dato comprende sia gli accessi diretti richiesti in orario scolastico, sia quelli programmati, che hanno approfittato dell’opportunità per accorciare i tempi di effettuazione del test.
L’esito dei tamponi è in fase di completamento.
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Articolo pubblicato il 16/09/2020