Il Governo degli incapaci penalizza il Paese già colpito da eventi atmosferici eccezionali
Elena Maccanti

Maccanti: “Rimangono inutilizzati 1,3 miliardi per infrastrutture. A rischio Tav e metropolitana Roma”

E’ tristemente noto che questo governo, tra le altre negatività blocca lo sviluppo del Paese, rifiutandosi categoricamente di mettere in cantiere nuove infrastrutture e porre rimedio alle conseguenze di eventi naturali in zone , come il Piemonte recentemente colpito da una nefasta alluvione.

Ma, oltre a perseguire una logica di sottosviluppo, con tutti i risvolti negativi sull’andamento del PIL, impedisce il proseguo, per perseguire un disegno criminoso e per incapacità, di opere pubbliche già  ampiamente finanziate e idonee alla realizzazione.  Tra l’inerzia generale, eleva il il grido d’allarme la capogruppo della Lega, in commissione  Trasporti della Camera dei deputati, Elena Maccanti con i colleghi Massimiliano Capitanio e Giuseppe Donina.

Ed ecco la sua accorata denuncia:  "Il governo non è stato capace di utilizzare quasi 1,3 miliardi di euro già assegnati al Mit per infrastrutture, sicurezza stradale e trasporto pubblico locale. Mentre aspettiamo come manna dal cielo i soldi del Recovery fund, sostiene l’on. Maccanti, Pd e M5S dimostrano di non saper spendere nemmeno i fondi già a disposizione.

Oggi abbiamo appreso in commissione Trasporti che si rischia, ad esempio, di perdere definitivamente 346 milioni di euro per la Torino-Lione, 175 milioni per il rinnovo dei mezzi del tpl, 64 milioni per la sicurezza stradale, oltre al mancato utilizzo di 107 milioni per metropolitane e trasporto pubblico locale e regionale.

E’ assurdo che, a fronte dei tanti problemi della rete ferroviaria, 90 milioni destinati alla messa in sicurezza stiano per andare in fumo. A tutto questo si aggiunge, conclude la deputata della Lega, la mancata programmazione finanziaria per l’utilizzo dei 145 milioni di euro per la metropolitana di Roma stanziati dalla legge di Bilancio 2019. Questa situazione è inaccettabile, ribadisce Elena Maccanti, il governo venga in commissione a dare spiegazioni”.

Novantamila Piemontesi sono scesi in Piazza ben tre volte nel 2018, seguendo l’appello di Mino Giachino e le madamine, per difendere la TAV che l’improvvida Appendino con i suoi compagni di merende al governo voleva cancellare. Ulteriori mobilitazioni saranno indispensabili per evitare di sprofondare ancora nel degrado. Difendiamo il nostro Piemonte, già di per sé martoriato.
 

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Articolo pubblicato il 14/10/2020