Il consiglio dei ministri approva il Decreto Ristori, che apre i cordoni dei contributi pubblici

Proroga blocco licenziamenti a gennaio 2021

Preceduto dalle promesse dei giorni scorsi, seguite dal consueto ritardo che ha causato proteste in tutt’Italia,  il consiglio del ministri ha  finalmente approvato il  Decreto Ristori, provvedimento con gli interventi economici in favore delle attività che sono state chiuse totalmente o parzialmente con l'ultimo Dpcm.

Tra le misure contenute nel decreto, anche sei settimane di Cassa integrazione covid aggiuntive, proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021, indennizzi per taxi e Ncc e un'un'indennità "da mille euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d'opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici più grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno", come ha spiegato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in una nota.

E ancora: a piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere viene riconosciuto il 200% del contributo a fondo perduto avuto ad aprile. Alle discoteche il 400% del fondo perduto avuto ad aprile. Ai tassisti e Ncc il 100% del fondo perduto avuto ad aprile. Tre mesi di credito d'imposta al 65% sugli affitti commerciali, cedibile, senza più il tetto dei 5 milioni di fatturato.

Il Dl Ristori "è contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia" e "il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell'Agenzia delle entrate", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Ci sono le risorse per "consentire la somministrazione di 2 milioni di tamponi nei mesi di novembre e dicembre". 

Il dl Ristori "mobilita una massa consistente d risorse, 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare", ha spiegato Gualtieri. "La nostra prospettiva è solida sia rispetto alle previsioni per quest'anno e per l'anno prossimo, siamo in grado di fare fronte a tutti gli scenari".

"Grazie alla forza del rimbalzo del terzo trimestre siamo in una condizione solida per affrontare questa fase difficile che ci deve accompagnare fino alla fine del tunnel, fino all'ultimo miglio che ci può richiedere sforzi aggiuntivi che non cambiano la nostra strategia di finanza pubblica". 

 

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Articolo pubblicato il 28/10/2020